Artigianato, in Toscana 13mila posti di lavoro a rischio

E' ciò che emerge dal rapporto presentato dall'ente bilaterale Ebret

Artigianato in crisi

Artigianato in crisi

Firenze, 13 luglio 2020 - Quasi un'impresa artigiana toscana su quattro, il 23%, prevede di ridurre gli organici nel 2020, per una variazione occupazionale del -11,6%. Secondo il rapporto presentato dall'ente bilaterale Ebret si tratta di un saldo netto negativo fra lavoratori in ingresso e in uscita quantificabile in circa 13mila posizioni, concentrato per il 23% nei servizi, per il 17% nel sistema moda, e per il 13% nell'agroalimentare.

Quasi il 60% delle 750 imprese intervistate si aspetta un calo di fatturato, con una variazione media prevista del -29,7% sul 2019. Nel solo primo mese di lockdown (marzo 2020) sono state autorizzate circa 4 milioni di ore di integrazione salariale, otto volte quanto complessivamente autorizzato nell'intero anno 2019, interessando oltre 15mila imprese e quasi 60mila dipendenti, per un importo erogato pari a quasi 26 milioni di euro. Per il mese di aprile i lavoratori interessati dalle misure di sostegno al reddito sono oltre 80mila, per un costo di quasi 60 mln. Secondo le prime stime, le misure di sospensione dell'attività hanno riguardato il 58% delle imprese artigiane (con dipendenti) ed il 53% dei relativi lavoratori. 

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