Arriva Dante e l’Europa cambia prospettiva

Il volume di Paola Allegretti sarà presentato a Palazzo Vecchio il 1° ottobre. "E così risentiamo a lungo Fiamminghi, Guizzante e Bruggia"

La professoressa Paola Allegretti

La professoressa Paola Allegretti

Firenze, 15 settembre 2021 - Prima di Dante Alighieri (1265-1321) i geografi, i marinai e gli storici guardavano all’Europa dal mare, e disegnavano nelle loro carte solo le linee frastagliate delle coste. Dante è invece il primo a scoprire l’Europa dall’alto. Cosa significa ciò? A indagare e illustrare il significato di questa novità è una delle più eccelse dantiste, la professoressa Paola Allegretti, autrice del libro «Dante scopre l’Europa. La geografia europea nella Divina Commedia», prefazione del presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, del presidente della Regione Eugenio Giani, del sindaco Dario Nardella, del presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi. Il volume sarà presentato il 1 ottobre alle 17,30 a Palazzo Vecchio. Insieme all’autrice, il sindaco Nardella e il presidente Giani. Modera l’incontro la direttrice de “La Nazione” Agnese Pini.  Professoressa Paola Allegretti, come nasce il suo libro dedicato a Dante e l’Europa? "Dal voler valorizzare i luoghi europei che Dante nomina nella Divina Commedia e che esistono da prima di lui, ai quali dà un’evidenza straordinaria. Tutti abbiamo in mente dove sono nell’Inferno Guizzante e Bruggia, con gli argini che i Fiamminghi hanno costruito contro le correnti marine. E tutti restiamo sbalorditi d’ammirazione quando questi nomi-suoni ritornano con Dante che dice di paura di finire anche lui ’brusciato e cotto’. Non osa avvicinare i fiorentini illustri che stanno con Brunetto Latini, abbrusciato dalle fiamme, oppure quando leggiamo che i dannati della bolgia dei simoniaci sottosopra guizzano freneticamente con le gambe per le fiamme che hanno ai piedi. E così risentiamo a lungo Fiamminghi, Guizzante e Bruggia". Questo volume porta il marchio anche di Firenze Fiera . "Questo non è il primo libro che vede il presidente Lorenzo Becattini coinvolto in prima persona nella ideazione e progettazione di un volume su Dante. Già un’altra volta, con in testa il progetto I Comuni nella Divina Commedia, Becattini ha ricercato con successo la collaborazione della Società Dantesca Italiana, che pubblica l’edizione critica della Commedia a cura di Giorgio Inglese e ha costruito con la Biblioteca Laurenziana, la Nazionale e la Riccardiana la mostra “Dante e il suo tempo“". A proposito di mostre.. . "Sì, io sono anche commissaria della mostra di Ginevra “La fabrique de Dante“, dove esponiamo un eccezionale documento del 1320 e il ritratto di Dante di Botticelli. Ma le mostre e i convegni passano, quello che resta sono i libri. Sono onorata di aver potuto preparare questo libro con Becattini, Rodney Lokaj, Marie-France Merger, Paola Laurella e Claudia Cogato Lenza". Torniamo al libro. "Credo che ci siano due idee forti: la leggibilità in italiano, francese e inglese; e le illustrazioni. Vorrei ancora ringraziare le biblioteche che ci hanno fornito le miniature. In un primo tempo avremmo voluto limitarci alla scuola fiorentina di Pacino e dintorni e alla prima metà del Trecento. Ma poi non abbiamo potuto rinunciare alle eccezionali miniature dei senesi Priamo della Quercia e Giovanni di Paolo nel londinese Yates Thompson 36, o alle miniature di scuola lombarda del Banco Rari 39 della Biblioteca Nazionale di Firenze. Il nostro libro è il risultato di tante meravigliose sinergie".

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