Arresto genitori Renzi, lo sfogo-bis dell'ex premier

Il senatore Pd: "Il tempo farà giustizia di tutte le bugie"

Matteo Renzi

Matteo Renzi

Rignano sull'Arno (Firenze), 19 febbraio 2019 - Risveglio con la loro casa a Torri di Rignano 'presidiata' da giornalisti e tv per i genitori di Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, da ieri sera agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta e false fatturazioni.

Verso le 7.30 i Renzi hanno acceso le luci e cominciato la giornata sapendo di non poter uscire dall'abitazione finché resta attiva la misura del gip. Quando si sono accorti del capannello dei media, hanno richiuso parte delle persiane che avevano aperto, soprattutto sul lato della porta di ingresso. Al momento non risulta che qualcuno sia andato da loro.

Anche i pochi abitanti della piccola frazione di Torri, che ieri sera sembrava deserta, hanno lasciato le proprie case per andare al lavoro ma per ora non si sono avvicinati alla villa dei Renzi. I residenti però si sono accorti della presenza delle telecamere, fatto inusuale per una zona della campagna fiorentina molto appartata.

Intanto l'ex premier, dopo lo sfogo su Facebook di lunedì sera, ha cancellato tutti gli impegni radiofonici e televisivi e anche la conferenza stampa convocata per oggi pomeriggio al Senato. In compenso Matteo Renzi ha affidato alla sua newsletter, anticipandola su Facebook, uno sfogo-bis: "Avevo immaginato di scrivervi tutta un'altra E-News. Pensavo di raccontarvi - scrive l'ex presidente del Consiglio - l'entusiasmo di questo fine settimana. Ho girato molto in Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte per presentare il libro 'Un`altra strada'. E ho trovato un`accoglienza superiore alle più rosee aspettative. Poi ieri sera mentre firmavo copie a Nichelino, in un centro anziani della periferia di Torino la notizia più assurda che potessi ricevere, una notizia che gela il sangue: i miei genitori ai domiciliari". "Mentre ringrazio le migliaia di persone che mi stanno scrivendo per dare solidarietà (grazie!) ribadisco - dice Renzi - tre concetti molto semplici. Tutti i cittadini sono uguali davanti alla Legge. I miei genitori, come tutti, hanno diritto a un processo giusto e spero rapido. Non grido ai complotti: chiedo che i processi si facciano nelle aule dei tribunali e non sul web o nelle redazioni dei giornali. Noi aspettiamo le sentenze, ma le sentenze si pronunciano in tribunale e non nelle piazze populiste. Chi ha letto le carte e ha un minimo di conoscenza giuridica sa che privare persone della libertà personale per una cosa come questa è abnorme (emblematico il post di Enrico Mentana, che certo non può essere tacciato di renzismo). Chi conosce la realtà sa che quelle carte, peraltro, non corrispondono al vero. Ma per questo ci sarà il processo. Tra cinque anni, tra dieci anni, quando tornerà la calma e si potrà analizzare con serenità ciò che è accaduto in questo periodo alla mia famiglia, saranno in tanti a stupirsi. Chi ha letto il libro 'Un`Altra Strada' sa a cosa mi riferisco". Secondo il senatore democratico, "a questo punto c'è solo una cosa da fare. Mantenere la calma. Sapere che il tempo farà giustizia di tutte le bugie. Avere lucidità e pazienza".

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