Arrestato lo scippatore seriale Era diventato l’incubo degli anziani

La polizia gli contesta nove colpi avvenuti a gennaio. In un caso, la vittima è caduta e si è fatta molto male. Il ventenne è stato tradito dai social: ha usato uno smartphone rubato per accedere a Instagram

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FIRENZE

Una raffica di scippi ravvicinati, una rapina bruttissime anche con gravi conseguenze per le vittime. Anzi, proprio dopo il più preoccupante dei ferimenti (una donna ebbe trenta giorni di prognosi per via di una rovinosa caduta mentre cercava di trattenere la sua borsa), il giovane si prese una pausa. Ma il suo stop non ha fermato i poliziotti del commissariato di Sesto Fiorentino che, coordinati dal sostituto procuratore Gianni Tei, hanno dato adesso un nome al presunto rapinatore. Ora, in esecuzione di un’ordinanza del giudice Gianluca Mancuso, il giovane, Walid Tefai, 20 anni, origini marocchine ma carta d’identità italiana, residente a Firenze, si trova in carcere.

Dal capoluogo, dove vive, Tefai si sarebbe spostato a Sesto Fiorentino. Sceglieva luoghi isolati e poco affollati, come parchi e sottopassi.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato, che hanno indagato sui 9 episodi riportati nel provvedimento del gip Mancuso, le vittime sarebbero state per lo più signore sole e, in alcuni casi, di età avanzata.

Dal 20 al 29 gennaio scorso, Sesto sarebbe stata teatro di almeno otto furti con strappo dietro ai quali, per gli inquirenti, ci sarebbe stata sempre la stessa mano. L’autore di questi colpi sarebbe riuscito a portar via alle sue prede, in molti casi sorprese alle spalle, le borse con dentro denaro, effetti personali e cellulari.

La catena dei delitti si sarebbe poi interrotta con una violenta rapina avvenuta il 3 febbraio: a farne le spese un’altra donna che, dopo essere stata spinta e gettata a terra, ha riportato la frattura di un braccio con una prognosi di 30 giorni.

Le indagini si sono subito concentrate su una serie di complessi accertamenti tecnici; ma la svolta decisiva è arrivata dopo l’ultimo scippo, durante il quale il presunto autore ha perso il telefono cellulare nei pressi di un sottopassaggio.

Gli investigatori sestesi hanno subito scoperto che in realtà quel telefonino era parte del bottino di uno dei tre colpi avvenuti il 22 gennaio. Ulteriori indagini hanno portato gli agenti ad acquisire poi tutta una serie di elementi che avrebbero evidenziato l’utilizzo del dispositivo, subito dopo il furto, da parte dello stesso indagato: lo smartphone in questione era stato usato anche per accedere al suo profilo Instagram.

All’esito degli accertamenti, la procura ha anche disposto la perquisizione dell’indagato e della sua abitazione. Nella circostanza gli agenti del Commissariato, oltre ad ulteriori elementi ritenuti pertinenti alle indagini, hanno sequestrato diversi smartphone e tablet di sospetta provenienza e per i quali sono in corso ulteriori accertamenti per risalire agli eventuali legittimi proprietari.

ste.bro.