Arcangiola Paladini fra canto e pittura

Biancastella

Antonino

Non è frequente che una giovane artista, il cui nome è oggi sconosciuto ai più, sia stata immortalata da un monumento funebre in marmo fatto erigere a sua perenne memoria nel portico della chiesa fiorentina di Santa Felicita dalla granduchessa Maria Maddalena, moglie di Cosimo II. L’artista era Arcangiola Paladini, nata a Pistoia nel 1599, tanto famosa al suo tempo da meritare di essere raffigurata in quel monumento circondata dalle muse della pittura e della musica. La Paladini, figlia del pittore Filippo, aveva iniziato a dipingere nella bottega del padre che poi si era trasferito per lavoro a Pisa, ma aveva anche una voce "vigorosa e modulata" e si esibiva in chiesa attraendo l’ammirazione della città; la sua fama arrivò a Firenze e la granduchessa la volle ascoltare durante il suo soggiorno a Pisa e ne rimase affascinata, perché la sua voce le sembrava quella di un angelo. Così, rimasta orfana del padre, la condusse a Firenze dove la giovane, nel Monastero di Sant’Agata, continuò a coltivare il canto e la pittura sotto l’insegnamento di Jacopo Ligozzi. Pare che in questo periodo sia diventata amica di Artemisia Gentileschi e per lei posò come modella per la S.Cecilia. La granduchessa, che pure le commissionava dei lavori di pittura, amava soprattutto il suo talento musicale e iniziò a farla esibire a corte dove le fece conoscere, e in breve tempo sposare, Jan Broomans, un ricamatore fiammingo di tessuti e di arazzi, che era al suo servizio; dall’unione nacque una figlia che fu battezzata con il nome di Maria Maddalena in onore della granduchessa. La sua attività musicale a corte era molto intensa, si esibiva anche con il gruppo di Francesca Caccini, compositrice di corte e sappiamo che Michelangelo Buonarroti il giovane la scelse per cantare l’aria introduttiva della sua commedia "La Fiera". Purtroppo, morì di tisi a Firenze nel 1622, ad appena 26 anni, poco dopo la morte di Cosimo II che tante volte, durante la sua malattia, aveva consolato con la sua dolcissima voce. Ci resta delle sue opere solo un suggestivo autoritratto, oggi alla Galleria degli Uffizi.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro