Applausi e cori, Sgarbi benedice i ristoratori toscani

La marcia dei titolari dei locali fa tappa a Sutri, il Comune amministrato dal critico. Domani l’approdo a Roma: "Conte arriviamo"

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Sono arrivati a Sutri al grido di ‘Conte arriviamo’, i Ristoratori Toscana, il gruppo partito da Ponte Vecchio il 4 novembre con l’obiettivo di poter essere ricevuti dal premier Conte. Questa mattina, dopo la tappa a Sutri, a casa del sindaco Vittorio Sgarbi, i Ristoratori Toscana si rimetteranno in cammino in direzione La Storta dove passeranno l’ultima notte prima del rush finale che li porterà fino a Roma domani 13 novembre.

Ieri quindi i Ristoratori Toscana, l’associazione che rappresenta mille imprenditori a Firenze e 15mila in Toscana, insieme al coordinamento nazionale Ncc, sono stati ospitati dal sindaco Sgarbi. Senza mascherina ma a dovuta distanza, il critico, storico dell’arte e politico, è stato accolto da un lungo applauso dei manifestanti in cammino lungo la Francigena. "Sono con chi lavora e con chi sta soffrendo, con chi non ce la fa più, con chi rischia di mandare in rovina i sacrifici di una vita per colpa dei Dpcm" sottolinea Sgarbi. "Non potevo – riprende - non sostenere e non ospitare il grido dei ristoratori: a Sutri la prefettura ha revocato la mia ordinanza che prevedeva l’apertura dei ristoranti e dei bar oltre le 18. Ormai siamo nel culto del Dio Vaccino. Il futuro d’Italia è fermo. Eppure col mio movimento, Rinascimento, prospetto la rinascita dopo la morte. Ci saranno alcuni cittadini a Sutri che mi daranno ragione e che sono convinti che tutto quello che viviamo sia una congiura del governo per impedirci di vivere sani, per ammalare i sani e non curare i malati. La vita non è un’eccezione". La Camminata degli Inessenziali, che nel suo spirito richiama la manifestazione pacifica portata avanti da Mahatma Gandhi contro la tassa sul sale, si concluderà domani al Pantheon di Roma intorno alle 15. Alla manifestazione sono attesi i ristoratori, sono circa 80 quelli che arriveranno a Roma, il coordinamento nazionale con gli Ncc provenienti dalle zone gialle d’Italia, ma anche albergatori, ambulanti, partite Iva e lavoratori dello spettacolo.

"Non ci muoveremo fino a quando il premier non ci riceverà. Siamo pronti a passare tutta la notte in piazza. Il decreto ristori va assolutamente rivisto e potenziato perché questa emergenza andrà avanti ancora a lungo e tutti noi abbiamo bisogno di un sostegno economico concreto e proporzionale alle perdite registrate" spiega Pasquale Naccari, presidente del gruppo Ristoratori Toscana. Gli organizzatori, visto l’evolversi della situazione epidemiologica, chiedono ufficialmente ad associati e non associati di rispettare i limiti imposti dalle autorità sanitarie: chi si trova in zona rossa o arancione non deve raggiungere Roma e aggregarsi ai manifestanti per il rispetto della salute collettiva e del lavoro di medici, infermieri, volontari, addetti alle pulizie, autisti, soccorritori e di tutto il personale che lavora nelle strutture sanitarie che in questi giorni si sta sacrificando e sta mettendo a rischio la propria vita.

 

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