Andrea Muzzi: "Dedico un film al fallimento"

Si intitola "All’alba perderò" la nuova pellicola in lavorazione. Tra i protagonisti Pupo, Angela Finocchiaro e Paolo Calabresi

di Barbara Berti

"Nella vita non dobbiamo mai arrenderci e fare tesoro delle sconfitte per ripartire e raggiungere il risultato". Parola di Andrea Muzzi, attore e regista toscano attualmente impegnato sul set del suo nuovo film "All’alba perderò", prodotto da Henea Productions di Daniele Muscariello.

Di cosa parla il film?

"È la storia di un regista, da me interpretato, che non riesce a realizzare una serie di progetti. Così cade in depressione. E una notte sogna di vincere l’Oscar nella categoria ‘fallito dell’anno’. Al risveglio ha un’idea fissa in testa: raccontare i fuoriclasse della sconfitta".

Un’idea buffa?

"Sì, almeno inizialmente. Perché poi questa idea lo obbliga a fare un percorso personale analizzando i motivi dei suoi fallimenti. E piano piano riesce a capire che la sconfitta può essere un’opportunità di crescita".

Il film trae spunto dallo spettacolo teatrale dove con ironia affronta il fallimento?

"In parte sì. Sul palco propongo un teatro di narrazione, questo è un film vero e proprio che ho scritto durante il lockdown e, di conseguenza, c’è anche quel senso di smarrimento e impotenza che abbiamo vissuto durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria. E una storia che vuol far riflettere sulla cultura della sconfitta. In un periodo come quello che stiamo vivendo la paura è una delle emozioni più diffuse: più c’è incertezza, maggiore è la paura. Abbiamo paura di fare scelte sbagliate e la sensazione del fallimento è divenuta di comune percezione ".

A che punto è con le riprese? "Siamo quasi a metà. Al momento stiamo girando a Firenze: abbiamo ricostruito il capannone-loft dove vive il regista all’interno degli spazi della Madonnina del Grappa di Rifredi. Un’esterna la gireremo poi in piazza Matteotti a Campi Bisenzio e altre scene a Roma, dove abbiamo iniziato le riprese. Penso che il film sia pronto per il 2021".

E il cast?

"Sono felice della presenza di tanti amici. Ci sono Paolo Calabresi e Angela Finocchiaro, entrambi interpretano loro stessi e sono stati contenti di esserci e di sposare l’etica del messaggio del film. Stesso discorso per campioni dello sport, come Yuri Chechi e Giovanni Galli che racconteranno la sconfitta che più li ha segnati".

Altri personaggi?

"Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, sarà il conduttore della serata degli Oscar in un ruolo esilarante. L’attore Michele Cretacci è un idraulico che irrompe del loft del regista e resta ingarbugliato nelle storie dei perdenti, mentre Miriam Bardini è la donna delle pulizie, Alessandro Riccio interpreta la statua animata di Dante Alighieri".

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