Firenze, mappa dei maleducati in auto e bici: reportage dell'inviato-lettore

Il primo reportage di Andrea Mucci, il blogger dalla parte di chi ha delle disabilità

Andrea Mucci (Marco Mori/New Press Photo)

Andrea Mucci (Marco Mori/New Press Photo)

Firenze, 23 febbraio 2018 - Motore spento sulle strisce, sportellone a sbarrare lo scivolo e marciapiede che resta un’utopia. Da conquistarsi solo dopo aver circumnavigato l’isolato con 15 minuti d’asfalto in più. Macinati a fatica, in carrozzina, magari sotto la pioggia. Tutto per ritrovarsi al di là di lo quel macchinone parcheggiato dove non dovrebbe essere.

Per poi ricominciare spingere le ruote, sudati, fino al prossimo ostacolo. E’ il copione in cui ogni giorno incappa chi è costretto a muoversi con le stampelle o in carrozzina per le strade di Firenze. Anche 10 volte al giorno: roba da spellare i nervi e mandare in pezzi la fiducia nel prossimo. Come i casi documentati da Andrea Mucci, il blogger fiorentino di 19 anni che dal 2016 ha aperto il blog «Contro ogni barriera» (andy98wordpresscomblog.wordpress.com) lanciando l’hashtag #mollaloscivolo per sensibilizzare i fiorentini a non parcheggiare sugli scivoli dei marcipaiedi.

Un comandamento di civiltà che spesso resta carta straccia. Come in via da Bisticci, tra via Gioberti e via Landucci. Qui gli scatti della vergogna realizzati da Andrea parlano chiaro. Per chi, con uno scooter elettrico, prova ad attraversare sulle strisce per conquistarsi il marciapiede opposto, lo schiaffone al morale è lì di fronte: un’auto piazzata proprio sullo scivolo che dovrebbe essere percorso dalle rotelline.

Il risultato? Giro dell’isolato in carrozzina, in mezzo di strada fino al primo scivolo libero.

«Ma anche - spiega Andrea - il ‘quadretto-stradale’: strada dissestata e magari bici appesa a un palo, marciapiede alto e scivolo occupato da una vettura». Niente di fronte allo spregio più grosso: chi molla l’auto sul posto riservato ai disabili. Come nel caso di Andrea che, quando assente, è costretto a lasciare una cavalletto di legno sopra alle strisce gialle sotto casa sua.

«Visto che - racconta - spesso è successo di trovarle occupate». Guai anche in via La Farina dove una bici allucchettata al semaforo trasforma il marciapiede in una strettoia. Qui lo scivolo nemmeno c’è. E quindi? «L’unica soluzione - dice - è fare dietrofront e cambiare totalmente tragitto». Idem in via Dati dove un macchinone si mangia tutte le strisce: anche qui la carrozzina è costretta a cambiare totalmente itinerario.

Si tratta di una tantum? «No - dice - è un’eventualità che capita molte volte durante una banale passeggiata. La situazione è disagevole anche in via Gioberti: basti pensare a quanti parcheggiano sulle strisce giustificandosi dicendo: ‘resto solo due minuti’». Due minuti che bastano a distruggere la felicità di chi non si è arreso al destino che gli ha impedito di camminare. Ma, a volte, è tentato di farlo di fronte alla barriera architettonica più dura: la maleducazione patologica.

LA NAZIONE PREMIA IL CITTADINO-CRONISTA - Una targa per l’impegno di reporter civico e il titolo onorifico di «inviato lettore». E’ il premio consegnato ieri dal vice capocronista, Agnese Pini, ad Andrea Mucci blogger fiorentino di 19 anni. La motivazione: la determinazione con la quale dal 2016 gestisce il blog «Contro ogni barriera» (andy98wordpresscomblog.wordpress.com) dal quale ha avviato una campagna di sensibilizzazione per far capire ai fiorentini quanto sia importante rispettare gli spazi riservati a chi ha disabilità: strisce pedonali, scivoli dei marciapiedi e strisce gialle per le auto. Il 19enne, affetto dalla nascita da una spasticità agli arti inferiori, ogni giorno documenta i casi di ordinaria maleducazione che rendono un inferno la vita di chi è costretto a camminare con l’aiuto delle stampelle o di una carrozzina elettrica.

Il giovane, con il suo blog, pochi giorni fa si è anche aggiudicato il Premio Firenze - Ada Cullino giunto alla IV edizione, promosso dal figlio Roberto presso la Fondazione Spadolini Nuova Antologia. «La mia campagna di sensibilizzazione - spiega - vorrebbe far scoprire a tanti cittadini quanti ‘muri’ con l’indifferenza e con l’ignoranza si creano e quanto poco invece basterebbe per evitarli. Per rendere Firenze una città più libera, civile e bella per tutti». Visitate il suo blog per aiutare Andrea a coronare un sogno. Che è quello di tutti fiorentini.

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