Addio ad Andrea Di Bari, "uomo e artista libero". Gli esordi con Gassman ed Eduardo

Regista e autore teatrale, organizzatore di eventi culturali e organizzatore di eventi culturali. Il cordoglio del sindaco Nardella e della presidente della Fondazione Toscana Spettacolo, Cristina Scaletti

Andrea Di Bari

Andrea Di Bari

Firenze, 9 agosto 2022 - "Siamo tutti più poveri e lo è la cultura innanzitutto". Così  la presidente della Fondazione Toscana SpettacoloCristina Scaletti, insieme al direttore Patrizia Coletta, esprime il suo cordoglio per la morte di Andrea Di Bari, regista e autore teatrale e di documentari, organizzatore di eventi. Di Bari si è spento a 60 anni, nel pomeriggio dell'8 agosto, dopo una malattia affrontata con coraggio e con ironia che, purtroppo, si è aggravata irrrimediabilmente nelle ultime settimane.  I funerali si terranno mercoledì 10 agosto alla chiesa di San Giuseppe, in via San Giuseppe, alle 10.30.

"Perdiamo un importante protagonista della vita cittadina - sottolinea in una nota il sindaco di Firenze Dario Nardella -. Andrea di Bari era vicino e attento al dibattito culturale di Firenze e ha dimostrato sempre grandi capacità di analisi critica e di passione civica. Ne sentiremo la mancanza". Nardella ricorda che «Andrea era un grande professionista e a lui ero molto legato: è stato una delle prime persone con cui mi sono confronto e ho collaborato quando, da consigliere comunale, ho iniziato ad occuparmi di cultura. Con il direttore del Museo 900 Sergio Risaliti - conclude - abbiamo deciso di onorare la sua memoria nelle prossime settimane con alcune iniziative".

Scaletti e Coletta sottolineano la perdita di "una figura di riferimento per il dibattito e la vitalità artistica di Firenze e non solo. La perdita di Andrea Di Bari ci fa sentire l'umana contingenza ma anche la forza di un uomo e un artista in grado di mettersi in gioco fino all'ultimo per dare un contributo alla comunità e alla voglia di migliorare il panorama culturale e non solo. E' stato per molti un maestro, un riferimento ed uno stimolo. Sempre alimentato dalla voglia di apportare riflessioni di senso e contenuto alle tematiche sociali e alla lotta per i diritti civili. Un uomo e artista libero, innamorato della cultura e di Firenze".

Tanto per avere un'idea, nello sconfinato curriculum della sua vita professionale si parte dalla Bottega Teatrale di Firenze, diretta da Vittorio Gassman, e l'esperienza di allievo-assistente di Eduardo De Filippo alla Scuola di drammaturgia. Poi collaborazioni con Albertazzi, Spadoni e tanti altri. Durante gli anni della formazione interpreta ruoli cinematografici ne La Notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani (1982), Modì di F.Brogi Taviani (1988), Maggio Musicale di Ugo Gregoretti (1989), Maux Croisés di Claude Chabrol (1989) Gli Angeli del potere di G.Albertazzi (1989). E poi, tra le tante cose, la fondazione (con Andrès Morte e Maurizia Settembri) di Fabbrica Europa, il festival organizzato alla ex Stazione Leopolda. Ma sono solo alcune delle tante esperienze professionali.

Andrea Di Bari era anche appassionato di politica (veniva dalla grande tradizione repubblicana) molto attento alla difesa dei diritti civili, della libertà e della giustizia. Innamorato di Firenze e della Fiorentina, aveva una cultura molto versatile che spaziava in vari ambiti.

 

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