Amministrative, la sfida di Guerri Aperta la corsa al dopo Lorenzini

Vicesindaca uscente sarà sostenuta dalla stessa lista che cinque anni fa ha costretto il Pd all’opposizione

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di Manuela Plastina

Dominga Guerri è la prima candidata a sindaco di Rignano. Classe 1974, corre al posto di Daniele Lorenzini, il sindaco di cui è attualmente vice e per il quale è assessore con deleghe ai lavori pubblici, ambiente, patrimonio, viabilità, rapporti con le partecipate. Sarà sostenuta da Insieme per Rignano, la lista civica che nel 2017 al fianco di Daniele Lorenzini ha permesso di lasciare il Pd all’opposizione. Insieme per Rignano, sottolinea lei stessa, "resta una lista civica. Vogliamo perseguire ancora i risultati e il buon governo che ci vengono riconosciuti dai più, dopo cinque anni di soddisfazioni e di obiettivi realizzati nonostante le gravi crisi che hanno colpito tutta la nostra società".

Ancora nebulosa la situazione delle altre liste che si contenderanno il trono rignanese il prossimo 12 giugno. Ci sarà Rignano Unita, unione dei tre gruppi di opposizione: Pd, Laboratorio politico e gruppo misto potrebbero puntare come candidato su Giacomo Certosi, ex della seconda giunta Lorenzini, anche lui di provenienza Dem, ora gruppo misto. Ma la stessa Insieme per Rignano aveva annunciato un dialogo importante con il Pd metropolitano e regionale. Poche settimane fa la capogruppo del Pd Eva Uccella si era dimessa per motivi personali. Dove stanno dunque i Dem? Potrebbero presentarsi spaccati alle amministrative di giugno? Anche perché circola un terzo nome, sempre per la poltrona di sindaco: Rossano Degli Innocenti, presidente della Rignanese, potrebbe ottenere i voti del Pd, raccogliendo anche consensi negli ambienti dello sport locale.

Azione spera ancora in una "rete tra le forze politiche di sinistra e progressiste", ma "il raggiungimento di un accordo pare ancora lontano" ammette Milena Brath, segretario metropolitano di Firenze in Azione.

E nel centrodestra? Per Franco Banchi (Popolari Toscani Europei) "la divisione nel centrosinistra fa contare ancora di più quel 29 per cento ottenuto alle ultime regionali. Speravamo in un’ampia lista civica del buon governo alternativa alle sinistre, ma non è stato possibile. Ora lavoriamo a una lista civico-politica di area che rappresenti la nostra identità".

A destra poi due mesi fa Michele Matrone, già consigliere fino al 2017, aveva lanciato l’idea di una lista civica come alternativa a centro sinistra e sinistra. Da allora però non ci sono state altre notizie ufficiali.

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