Amici animali. Coronavirus, niente rischi da Fido

La veterinaria: "Stiamo tranquilli, ma l’igiene è fondamentale per evitare il veicolo di infezioni"

Nessun pericolo, possiamo continuare tranquillamente ad abbracciare i nostri piccoli amici

Nessun pericolo, possiamo continuare tranquillamente ad abbracciare i nostri piccoli amici

Firenze, 7 marzo 2020 - In questo periodo siamo tutti un po’ preoccupati per il coronavirus. Per quanto riguarda gli animali da compagnia però è bene ribadire un concetto molto importante: cani e gatti - così come altri animali da compagnia come pesci, uccellini, piccoli roditori - non rappresentano un rischio per le persone.

Nelle settimane scorse era partito l’allarme da parte delle associazioni animaliste per sensibilizzare le persone e rassicurare tutti dicendo che dagli animali domestici non si può prendere il coronavirus. Questo perché c’era il timore di abbandoni. Walter Caporale, presidente dell’associazione Animalisti Italiani, tanto per citare una delle tante associazioni preoccupate, aveva detto: «La diffusione del coronavirus sta avendo conseguenze in tanti ambiti in Italia, uno di questi anche il rapporto uomo/animale. Siamo preoccupati che la paura possa produrre un aumento degli abbandoni e un calo delle adozioni. Questo virus non può essere trasmesso dagli animali domestici, pertanto non fatevi condizionare in negativo la vita in assenza di un reale pericolo».

Poi è arrivata la conferma ufficiale dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms): «Non ci sono prove che gli animali da compagnia possano diffondere il nuovo coronavirus».

Possiamo quindi stare tranquilli? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Daniela Cesari d’Ardea, veterinaria fiorentina di lunga esperienza.

«Un coronavirus - spiega d’Ardea - può averlo anche il cane e dà diarrea, uno può averlo il gatto e produce peritonite. Sono tutti coronavirus ma sono specie speficifi e non hanno nulla a che vedere con il coronavirus ’covid-19’ che colpisce l’uomo. Di coronovirus ce ne sono tanti, sono noti da decenni e tutte le specie animali ne hanno uno proprio ma sono completamente diversi dal covid-19 perché possiedono dei recettori di superficie che trovano il legame su recettori specifici posti sulla parete cellulare di ogni specie animale».

Quindi nessuna preoccupazione?

«Ovviamente è importantissimo seguire alcune basilari norme igieniche. Teniamo presente che il cane quando lo portiamo fuori tende a leccare ciò che trova per terra, anche materiale organico: è quindi molto importante non farsi mai leccare sulla bocca per evitare il veicolo di infezioni di altra natura. Questo è un comportamento che dobbiamo tenere sempre con i nostri animali. Ricordo che anni fa un primario di Careggi mi raccontò che a seguito dell’aumento delle immigrazioni specialmente dall’Africa erano aumentati notevolmente i casi di tubercolosi. Ecco, uno studio aveva dimostrato che, visto che il micobatterio è altamente presente nella saliva e quindi nello sputo, i cani potevano, leccando prima per terra poi la bocca del padrone, essere dei veicolatori della malattia».

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro