Alto Mugello È stato di emergenza "Riusciremo a coprire i primi costi"

Estesa ai comuni di Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio e Londa. Rimane escluso San Godenzo

Alto Mugello È stato di emergenza  "Riusciremo a coprire i primi costi"

Alto Mugello È stato di emergenza "Riusciremo a coprire i primi costi"

Era invocato da giorni. E ora il provvedimento del Consiglio dei Ministri è arrivato. Ieri sera a Roma si è deciso di estendere lo stato di emergenza, già dichiarato per i comuni dell’Emilia Romagna colpiti dal maltempo, anche ai comuni toscani. Sono quattro, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio e Londa. Manca invece il comune di San Godenzo. I sindaci dei comuni inseriti tirano un sospiro di sollievo, anche se in fondo se lo aspettavano. Del resto l’Alto Mugello geograficamente è strettamente legato alla Romagna: "Bisogna ricordare – ha fatto notare il presidente Giani – che il Lamone è lo stesso fiume quando percorre Marradi e quando allaga Faenza, e che fiumi come il Senio e il Santerno sono gli stessi nei comuni toscani di Palazzuolo e Firenzuola e quando generano esondazioni e alluvioni nella valle del Reno". "Sì, questo provvedimento lo attendevamo – dice Giampaolo Buti, sindaco di Firenzuola –, e intanto con le prime risorse messe a disposizione tra Protezione Civile regionale e nazionale riusciremo a coprire i costi degli interventi di somma urgenza". Buti una preoccupazione ce l’ha: "Se sulla parte toscana la Metrocittà di Firenze sta risolvendo i problemi, sul versante emiliano-romagnolo, a cominciare da Castel del Rio, le strade son messe malissimo. E temo contraccolpi sul nostro comune anche per l’economia legata al turismo". Anche Tommaso Triberti, sindaco di Marradi, è in parte sollevato. "Ci speravamo e lo attendevamo. Abbiamo già avviato i lavori di somma urgenza, e presto ne partiranno altri". Fa come San Tommaso invece il sindaco di Palazzuolo Phil Moschetti: "Siamo sicuri? Sono tre giorni che ci dicono che è fatta". Poi un commento lo fa: "L’inserimento dei nostri comuni nello stato di emergenza è la cosa giusta da fare, perché è un fatto oggettivo, visti i danni che abbiamo subito". Incredulo, ma per altri motivi è anche il sindaco di San Godenzo, Emanuele Piani, comune che il Governo non ha inserito. "Ho chiamato anche il presidente Giani – dice Piani – e anche lui non riesce a capire. E’ paradossale, ed è un’anomalia grossa: siamo nello stato di emergenza regionale, e non siamo compresi in quella nazionale". Paolo Guidotti

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