Firenze, a Ugnano nasce il primo alpaca: si chiama Arno

i genitori si chiamano Samantha e Boston. L'associazione Alpaha Onlus: "Speriamo sia un buon auspicio"

Arno con la mamma Samantha

Arno con la mamma Samantha

Firenze, 31 marzo 2020 - Oggi corre da una parte all’altra del parco, si lascia coccolare e annusare. Si chiama Arno, in onore del fiume della nostra città, il primo alpaca nato a Firenze la mattina del 27 marzo.

Il cucciolo, dal pelo marrone, giorno dopo giorno si sta ambientando nell’allevamento che si trova al parco degli animali di Ugnano gestito dall’associazione Alpaha onlus.

I genitori si chiamano Samantha e Boston, che è tornato a Bolzano, e accanto a loro, a viziare l’ultimo arrivato, il fratello Cameo e gli altri inseparabili amici.

“In un momento come questo, ci auguriamo che possa essere un buon auspicio. Siamo tutti molto emozionati e anche i nostri ragazzi, che ora hanno dovuto lasciare il parco, non vedono l’ora di vederlo” spiega Donatella Bambi, presidente dell’associazione Alpaha Onlus. A Ugnano, circa un anno fa, è nato un allevamento di alpaca, animali particolarmente docili e facili da gestire, per creare un lavoro e offrire specifiche terapie per ragazzi con problemi intellettivi e relazionali.

È proprio questo l’obiettivo con cui è nato il Progetto Alpaca (www.alpaha.it), ideato dall’associazione di genitori e operatori AlpaHa Onlus, sostenuto da Fondazione CR Firenze e dal Comune di Firenze.

L’allevamento è posizionato in un terreno di un ettaro, concesso in comodato d’uso gratuito da parte del Comune di Firenze, con due stalle per gli animali regalate dalla Ditta Aglietti Vivai.

Il progetto nasce da un gruppo di mamme con ragazzi con problemi intellettivi, che preoccupate del futuro dei figli, hanno voluto creare un’opportunità per loro dopo la scuola secondaria. Hanno scelto l’allevamento di alpaca per la semplicità di vita di questi animali e perché posso essere confezionati dei manufatti al telaio, utilizzando la pregiata lana. Tutto è cominciato con quattro alpaca e quattro ragazzi ma oggi la struttura ne ospita sei e sei. Tutti ragazzi dai 17 ai 33 anni, con problemi di varia natura, che insieme hanno imparato a comunicare, a capirsi.

A fare squadra. “Volevamo dare ai nostri figli un opportunità di lavoro, eravamo preoccupati per il loro futuro e abbiamo accettato questa sfida” sottolinea Bambi. Gli alpaca sono stati trasferiti a Firenze dal Trentino appositamente per questo progetto. Sono animali semplici da allevare, docili e simpatici che si prestano a stare a stretto contatto con l'uomo. Vengono spesso usati come accompagnamento durante gite o trekking organizzati e vengono impiegati nella pet therapy come animali che facilitano la comunicazione con ragazzi con disabilità intellettiva e relazionale.  

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