Alex, il viaggio della speranza organizzato da un'associazione fiorentina

La famiglia del bambino italiano malato residente a Londra si è rivolta all'associazione di Firenze: il Nucleo operativo di protezione civile in poche ore ha organizzato il viaggio

L'arrivo di Alex a Ciampino

L'arrivo di Alex a Ciampino

Firenze, 29 novembre 2018 - Ha commosso il mondo e in tanti si sono mobilitati per dargli una speranza di vita. Il piccolo Alex, il bambino di 18 mesi, italiano residente a Londra insieme ai suoi genitori, è malato di una malattia micidiale, la linfoistiocitosi emofagocitica, una malattia genetica rara. In migliaia si sono mobilitati per lui ma non è stato trovato un donatore compatibile: adesso si prova con una terapia innovativa che gli verrà somministrata all'ospedale Bambino Gesù di Roma

Già, ma trasferire un paziente così piccolo e così malato non è un gioco: serve una grande capacità organizzativa, soprattutto se il viaggio da Londra a Roma va organizzato in poche ore. Ecco perché la famiglia si è rivolta a un'associazione fiorentina, il Nopc (Nucleo operativo di protezione civile), specializzata in logistica dei trapianti. L'associazione, presieduta da Massimo Pieraccini e diretta da sua sorella Patrizia, dalla cabina di regia di Firenze, in zona Statuto, ha organizzato il delicato viaggio  dopo che la famiglia l'aveva contattata in virtù della sua fama. Il Nopc, infatti, ha appena festeggiato 25 anni di attività e ben diecimila trasporti di organi e midollo senza mai fallire un colpo. "Non era una missione semplice - spiega Massimo Pieraccini - perché in questi casi l'attenzione da prestare è massima e il coinvolgimento emotivo molto forte. Siamo contenti che il trasferimento sia andato bene".

E così da Firenze la macchina si è messa in moto: tramite un'agenzia privata è stato organizzato il volo sanitario da Londra a Ciampino, lì il Nopc ha organizzato l'arrivo dell'ambulanza della Croce Rossa che ha accolto Alex e lo ha portato al Bambino Gesù.

L'intervento si farà a metà dicembre. L'ospedale fa sapere che le condizioni del piccolo sono buone. La terapia farmacologica somministrata a Londra, al Great Ormond Street Hospital di Londra, ha aiutato a contenere il decorso della malattia, adesso ci saranno gli esami sul bambino e sui suoi genitori per capire chi dei due sia più idoneo a donare cellule staminali emopoietiche per il trapianto. Trovare un donatore perfettamente compatibile sarebbe stato il massimo, ma non è stato possibile e quindi questa strada resta l'unica percorribile. Il tempo stringe, il mondo tifa per Alex. E anche i volontari fiorentini hanno dato il loro contributo.

 

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