Alessandro Riccio trionfa al Teatro Puccini

Lo spettacolo “Ore Piccole” ha fatto registrare il tutto esaurito. E ha decretato la nascita di “una stella”

Vieri Raddi e Alessandro Riccio in una scena di Ore Piccole

Vieri Raddi e Alessandro Riccio in una scena di Ore Piccole

Firenze, 9 gennaio 2020 – Tre repliche da tutto esaurito, quelle andate in scena al Teatro Puccini di Firenze, per l'ultimo lavoro di Alessandro Riccio, lo spettacolo “Ore Piccole”. Il geniale attore fiorentino stavolta ha davvero superato sé stesso, dando vita a una pièce divertente, allegra, colorata, dinamica, introspettiva e tanto altro. E' infatti un vero e proprio viaggio dentro sé stessi, un faccia a faccia con i “mostri” che troppo spesso abbiamo paura di affrontare, l'ultimo straordinario lavoro scritto e diretto da Alessandro Riccio. Tutti i suoi personaggi e i suoi spettacoli lasciano sempre argomenti sui quali riflettere ed emozioni da portare a casa. Ma stavolta l'intensità di ciò che ha voluto trasmettere arriva davvero a colpire tutti i sensi, a partire dai colori vivi e variegati, proseguendo con le luci e con il linguaggio del corpo espressa attraverso il ballo. Come nasce l'idea di questo spettacolo? Fondamentalmente dal fatto di sfatare la paura dei propri “mostri”. Ognuno di noi ha dei brutti pensieri, delle cose che ha paura di ammettere anche con se' stesso, bisogna avere il coraggio di accettare che dentro di noi ci sono anche queste parti oscure che dobbiamo trovare il modo di liberare, di far respirare perché fanno parte di noi. Un atteggiamento troppo severo porterebbe a delle frustrazioni. Ed è proprio per questo che ho creato il personaggio di Vladimiro che “vede” tutti i suoi “mostri” - in realtà sono persone della vita di tutti i giorni che frequentano un circolo – imparando qualcosa, di positivo e di negativo, da ciascuno di loro, che non sono altro che le sue proiezioni. Se noi mettiamo in moto questo meccanismo viviamo meglio perché accettiamo i nostri lati più bui. D'altro canto il teatro deve stimolare lo spettatore a riflettere, ci vuole l'intrattenimento ma, in generale, vale il motto inciso all'ingresso del Teatro Massimo di Palermo: ”L'arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l'avvenire”. Ore Piccole, perché... Perché la mancanza di luce ti fa cambiare il punto di vista. Le paure che abbiamo la notte spesso con l'arrivo del giorno svaniscono. Ed è anche vero che quando facciamo le ore piccole, oltre a percepire la realtà in maniera diversa, incontriamo anche personaggi diversi. Vladimiro rivive e riscopre i personaggi del suo quotidiano, con quell'oscurità della notte che gli permette di metterli a fuoco in un modo differente Un elemento di novità assoluta nello spettacolo c'è: si chiama Vieri Raddi, è un tuo allievo ed è anche l'attore principale. Si può dire che sia nata una "stella"? 

In effetti a Vieri ho affidato un ruolo importante, quello di Vladimiro, il protagonista. E il risultato è stato sorprendente. E' stato bello per me vedere come sia riuscito a coinvolgere e commuovere il pubblico con la sua fragilità che, alla fine, “convince” anche tutti gli altri personaggi a togliersi ciascuno la propria maschera. Per ritrovare quella purezza che non sempre è facile da mostrare

A farla da padrone, sul palco, sono i colori, il ballo e la musica Quando il Puccini mi commissionò lo spettacolo di fine anno, sapevo di dover utilizzare determinati criteri, come il dinamismo e il divertimento, ma non volevo sminuirlo e renderlo un semplice passatempo. Per questo, proprio come in una ricetta, l'ho infarcito con tutti i miei migliori ingredienti: la toscanità, il ballo e gli elementi che caratterizzano il mio stile, ovvero la comicità che ti fa pensare, la toscanità, il trasformismo e la novità. Al mio fianco ho avuto dei giganti come Gaia Nanni e Ciro Masella che hanno accettato di avere delle parti minori, mettendo tutta la loro professionalità e bravura al servizio dello rappresentazione”.

Lo spettacolo, di cui al momento non sono previste ulteriori repliche, è stato dedicato al giovane rapper Cly Lipso, al secolo, Pietro Zigliotto, scomparso nel novembre scorso. E per uno spettacolo su cui cala il sipario ce n'è subito un altro pronto a iniziare: dal 28 gennaio al 2 febbraio Alessandro Riccio e Vieri Raddi, insieme a tanti altri attori, saranno al Teatro di Rifredi con "Camerini”. Ilaria Biancalani  

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