"Con questo virus i lavori con il pubblico, come il comico, non funzionano più. E allora mi sono detto: faccio il cantante. Ho tirato fuori dal cassetto una canzone che avevo scritto anni fa, che facendo spettacoli e altre attività non avevo mai tempo di cantare. L’ho fatto, mi è piaciuto, ci ho fatto un video e ho colto l’occasione per fare un po’beneficienza".
Torna alla ribalta, direttamente dalla sua casa nel verde delle colline di Rignano sull’Arno Alessandro Paci. Il comico, cabarettista, attore, regista, conduttore televisivo e radiofonico di Scandicci, classe 1964, che iniziò al fianco di Massimo Ceccherini nei Duemendi, ha approfittato della pausa forzata del Covid 19 per girare e interpretare il clip del brano "Chi me l’ha fatto fare", il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione Careggi Onlus ed è già disponibile su tutte le piattaforme musicali.
Paci come è nata l’idea?
"Stando a casa ti metti a pensare. Così mi è tornato in mente questa canzone che ironizza in qualche modo sulla situazione attuale in cui tutti ti dicono di non uscire, parlando di un rapporto di coppia in cui a casa non si sta mai . La musica e le riprese video le ha fatta mio figlio Matteo, che è un bravo musicista e sta facendo la scuola di cinema, con la complicità di mia moglie Willow Curry e mia figlia Sabina. Abbiamo assemblato e registrato video e pezzo nello studio in giardino. Insomma tutto in famiglia".
La Paci Family?
"In effetti ci chiamavamo così quando, prima di fare i video sulle barzellette, facevamo tutti insieme dei clip divertenti. E’ bello che ci sia di nuovo l’occasione per fare qualcosa di creativo insieme con la Paci Family". Che le dà modo di ricominciare dal rock?
"Agli inizi volevo fare il cantante, ma avevo in mente di dividere il palco con il Ceccherini, che quando gli proposi di fare i comici, mi rispose “Avoglia!“. Abbandonai quindi il mio sogno musicale, ma avevo già realizzato una decina di pezzi, che mio figlio Matteo sta riarrangiando con un sound più moderno". Dunque uscirà anche un album?
"L’idea c’è. Quando facevo i corti per la tv di Cecchi Gori fondai una casa di distribuzione video, la Wizard Production, ma non vale per la musica, per cui aspetto che qualche etichetta discografica si faccia viva".
Il video svela che è anche un disegnatore provetto?
"E’ un trucco cinematografico. I disegni sono di Cosimo Brunetti, un fumettista. L’animazione l’ho fatta invece tutta io. Ci ho messo una vita, ma è venuta bene. Ho imparato, montando dal ’90 film, programmi tv".
Paci, fa ancora radio?
"Ho smesso da un po’ perché non mi dà soddisfazione. Ora succede meno perché siamo tutti con le mascherine, ma sono abituato a camminare per la strada con la gente che mi riconosce e mi ferma perché mi ha visto in teatro, al cinema o in tv. Per la radio non mi ha mai detto nulla nessuno e allora mi sono detto: che la faccio a fare".
In tv va invece sempre alla grande?
"In effetti, con “Attenti al tubo“ su RTV 38 ho raggiunto quasi 200mila spettatori, più di Rete 4 e della 7. Attualmente farei la trasmissione “Lavori in corso“, con Mario Galligani, ma siamo fermi perché è uno show on the road che ricomincerà quando questo virus, speriamo il prima possibile, sarà superato".
Film all’orizzonte?
"E’ appena uscito su Amazon Prime Video “Non ci resta che ridere“, che ho diretto e interpretato con Massimo Ceccherini, Kagliostro, Benedetta Rossi; Gaetano Gennai, Graziano Salvadori, i Gemelli Siamesi, Ilaria Filipponi, Mario Galligani. L’anno scorso era andato alla grande nelle sale e so che anche in tv fa bei numeri. Ne sono felice perché con questa squadra di comici toscani, oltre a essere colleghi, siamo anche grandi amici".
Dagli inizi a oggi, bilancio?
"Ho fatto 50 film e ho un bel background sul palco e in tv. E’ passata una vita, avevo 18 anni, oggi ce n’ho 55, ma ho sempre voglia di divertirmi".
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