Al via il restauro del prezioso tabernacolo

E’ un affresco diventato simbolo del paese. I lavori di recupero saranno realizzati in estate. La storia e le carte di via della Redina

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Restauro in arrivo per il tabernacolo di via della Redina, a Signa. Si tratta di una struttura molto antica, la cui storia è strettamente legata a quella del paese. La strada lungo la quale si trova il piccolo edificio religioso è infatti un antichissimo collegamento fra la zona di San Miniato e Castello da un lato e l’area del Bisenzio e dei Renai dell’altro. La strada, partendo dalla sommità della collina, un tempo tirava dritto fino a valle, lungo un percorso che adesso passa in alcuni giardini e parchi privati (incluso quello di villa Tempesti), ma che è comunque ben individuabile sulle mappe. "Il tabernacolo è stato realizzato fra Seicento e Settecento – spiega il sindaco di Signa, Giampiero Fossi – e poi sottoposto a vari interventi di modifica, consolidamento e restauro, che ne hanno cambiato un po’ l’aspetto. L’affresco che si trova all’interno è altrettanto antico, ma è stato rifatto nel Novecento, non con un restauro di tipo conservativo ma con la realizzazione di una nuova opera, probabilmente a cura di Giuseppe Santelli, artista molto conosciuto nella zona". Il restauro, che inizierà nel corso della prossima estate, forse già a giugno, permetterà prima di tutto di ridare stabilità all’edificio, che da molti anni è pericolante e che sta in piedi solo attraverso una serie di sostegni e impalcature. Non a caso, nel tempo, le condizioni del tabernacolo di via della Redina sono state oggetto di proteste delle forze politiche d’opposizione e di varie raccolte di firme dei cittadini, fino a portare alla chiusura della strada vicina. Ora, il restauro è stato finanziato dal Comune, anche attraverso gli oneri di urbanizzazione di alcune costruzioni della zona.

"Si tratta di un luogo simbolico di Signa – continua il primo cittadino – che si lega strettamente alla nostra storia. Via della Redina è una delle viabilità più antiche del territorio. Nelle carte dei Capitani si vede chiaramente l’esistenza di questa strada che dalla collina portava al fiume, ma probabilmente è ancora più antica, antecedente al Medioevo. Con questi lavori si va a completare l’insieme degli interventi di restauro effettuati negli anni e che hanno permesso di recuperare i vari tabernacoli del territorio".

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