Firenze, aggredita mentre porta fuori il cane: erano in due contro una

Accade nella zona di Santa Croce. Il racconto della 45enne minacciata con coltello alle 6 del mattino: "E' la seconda volta in 15 giorni"

Una Volante della polizia (Foto di repertorio)

Una Volante della polizia (Foto di repertorio)

Firenze, 25 novembre 2018 -  E' stata aggredita alle 6 del mattino, nel cuore di Santa Croce, mentre portava il suo cane fuori prima di andare a lavoro. «E' stato terribile, non dimenticherò mai quello sguardo... Stanotte ho dormito a fatica e stamattina quando mi sono svegliata ho pensato: ‘E se lo incontro?’, è come se mi avesse rubato un po’ di libertà» racconta la 45 enne aggredita venerdì mattina tra via dell’Anguillara e via de’ Bentaccordi.   «Aveva gli occhi di ghiaccio, fermi. Le pupille dilatate. Mi guardava con aria di sfida come per dire ‘Tanto non ho niente da perdere’. Non so cosa sarebbe successo se non fosse passato in quel momento quel signore. Forse mi avrebbe rapinata, anche se non avevo né borsa e né niente con me, forse sarebbe andata peggio. Mi resta tanto amaro in bocca e tanta paura perché penso che potrebbe risuccedere a me come alle altre. O magari a una ragazzina… Sono preoccupata anche perché non è successo di notte ma alle 6 del mattino, a Santa Croce. In pieno centro».

Intanto la polizia ha passato al setaccio la zona alla ricerca di telecamere che possano incastrare l’uomo che è stato descritto dalla vittima con «la carnagione olivastra e la giacca verde militare, alto più o meno 1.70». Secondo quanto denunciato dalla donna, venerdì intorno alle 6, due uomini la avrebbero avvicinata. Dopo uno sguardo di intesa («E’ come se quello in bici gli avesse dato il via libera» ha detto), uno dei due la avrebbe seguita e sbarrato la strada più volte.

«Almeno quattro volte – le sue parole -, quando cercavo di cambiare percorso, lui mi bloccava. Poi il mio cane ha cominciato ad abbaiare e a quel punto ha tirato fuori il coltello. Non sapevo cosa fare, avevo paura che, se mi fossi girata, lui mi avrebbe pugnalata alle spalle. Quindi cercavo di indietreggiare guardandolo in faccia. Per fortuna è passato un signore e sono riuscita ad avvicinarmi a lui trascinando a fatica il mio cane che continuava a ringhiare cercando di andargli incontro».

Nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo che ha visto il suo aggressore nascosto dietro alcune macchine. «Allora ho cominciato a correre verso alcune luci accese, lui continuava a seguirmi da lontano – prosegue -, sono passate alcune auto e io sono riuscita a infilarmi in un portone. Non è successo niente alla fine ma oggi uscire di casa è stata dura».

Per la 45enne niente sarà più come prima. Difficile superare due aggressioni in due settimane. «E’ la seconda in pochi giorni – apre le spalle -, l’altra volta ero con mia madre e mia figlia al giardino della Carraia. Un barbone, infastidito dall’abbaio del mio cane, ha cominciato a minacciarci con frasi come ‘Ti sparo’. Ha tirato fuori persino una pistola. Ma è venerdì che ho avuto più paura: quell’uomo aveva uno sguardo che non dimenticherò mai».

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