Aeroporto, il primo sì da Campi Fossi: "Purché sia un tavolo tra pari"

Incontro fra il sindaco campigiano e quello metropoiltano. I commenti dopo l’ok di Enac alla pista obliqua. L’appello di Dario Nardella ai colleghi della Piana: "Che non ci siano pregiudizi nel vedere le carte"

Migration

Decenni di polemiche, prima con Pisa, quando la rivalità fra aeroporti era esacerbata dalle risse politiche, poi i contrasti con i comuni della piana metropolitana fino ai ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato che hanno cancellato la nuova pista dell’aeroporto di Firenze. Anzi il progetto di pista parallela all’autostrada, perché ora il confronto è ripartito sul nuovo tracciato obliquo lanciato dal presidente della Regione, Eugenio Giani al tavolo dove ha riunito i sindaci della piana non solo per parlare della nuova pista, ma per programmare lo sviluppo infrastrutturale dell’intero territorio. L’Enac ha già detto sì alla nuova ipotesi e il pallino torna ora in mano ai sindaci.

Ieri a prendere posizione è stato il primo cittadino di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi. Deve però trattarsi – ha sottolineato Fossi – di un tavolo "che sia aperto e paritario" tra Comuni, "come mi pare si stia impostando tra i sindaci e il presidente della Regione, Giani. Vedremo le carte, capiremo quali siano gli elementi di novità e su quelli ci confronteremo". Un’apertura condizionata. "La nostra posizione – ha aggiunto al termine di un vertice sul Pnrr condiviso con il sindaco metropolitano fiorentino, Dario Nardella – è la stessa che ribadiamo ormai da un po’ di tempo: non abbiamo mai avuto un’opposizione pregiudiziale, ci siamo basati su una contrarietà di merito. Qualora emergano degli elementi di novità, come sembra, andranno approfonditi e valutati".

Se Fossi è possibilista a tirare il freno a Campi pensa Sinistra italiana. "Siamo forti e consapevoli che il nostro sindaco ha scritto a chiare lettere nel suo ultimo programma elettorale la sua totale e incondizionata contrarietà alla realizzazione di qualsiasi aeroporto nel territorio della Piana".

Il sindaco Dario Nardella, invece, rimette i puntini sulle "i". "Si apre davvero il percorso per un confronto approfondito, diretto, attento – spiega – ai colleghi sindaci chiedo che non ci siano pregiudizi nel vedere le carte e tutte le migliorie che Toscana Aeroporti e Enac hanno apportato rispetto ai punti sollevati dai vari Comuni contrari all’opera". Una richiesta precisa per evitare strappi e fughe in avanti. Seguendo un metodo collegiale: "Meglio arrivare alla conclusione che stabilire ora prematuramente tempistiche. Se lavoriamo con un metodo lineare possiamo arrivare in fondo".

Avanti piano, insomma, senza depotenziare in alcun modo l’azione politica. "Sono fiducioso sul nuovo metodo che stiamo mettendo in campo. È basato sul riconoscimento paritario di tutti gli attori istituzionali e sul pieno coinvolgimento di tutti i sindaci. Da Prato a Campi, da Sesto a Firenze, Comune direttamente impegnato perché è sempre stato a favore del potenziamento e del miglioramento delle condizioni di agibilità in sicurezza dello scalo".

Nessuna preoccupazione sui tempi. "Noi sindaci – ha aggiunto Nardella – siamo abituati a fare le cose velocemente. Il masterplan dell’aeroporto è diviso in due parti: una riguarda l’aerostazione e sarà realizzata in tempi più rapidi. L’aerostazione è tutta sul territorio comunale di Firenze e riguardo alle prime schede che ci sono state mostrate non vedo particolari problemi per l’ampliamento e la riqualificazione. La seconda parte riguarda invece la pista. Toscana Aeroporti ha già consegnato a Enac la prima fase progettuale. La versione definitiva del progetto emergerà dopo il confronto con i sindaci e, suppongo, dopo il confronto con comunità, stakeholder e cittadini".

Paola Fichera

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro