Aeroporto di Firenze, sette Comuni ricorrono al Tar: "No all'ampliamento" / FOTO

L'alleanza fra le amministrazioni: "Ci sono accertamenti sui rischi ambientali e sanitari che vanno fatti prima della Via, non dopo"

L'aeroporto di Peretola "Amerigo Vespucci"

L'aeroporto di Peretola "Amerigo Vespucci"

Firenze, 20 marzo 2018 - Sono sette Comuni: sette amministrazioni che dicono no all'ampliamento dell'aeroporto di Firenze e che ricorreranno al Tar. Sette primi cittadini che si alleano e che hanno spiegato le loro ragioni in una conferenza stampa. Sono Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Carmignano, Poggio a Caiano, Signa. «Diciamo no alle cose fatte male, che hanno un impatto ambientale sbagliato sul nostro territorio e che delineano un modello di sviluppo che non vogliamo»: questa la sintesi del messaggio dei sette comuni per bocca del sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi. Annunciando appunto il ricorso al Tar contro l'ampliamento

«In questa vicenda si configura un conflitto istituzionale contro un'opera nel quale noi rappresentiamo con i nostri ricorsi oltre 400mila persone. È forse l'unico caso in Italia di questa portata», ha osservato Falchi. Il quale ha poi sottolineato come con il decreto di Via che dà il via libera alla realizzazione dell'infrastruttura «vengono rimandati a momenti successivi svariati approfondimenti tecnici, sui rischi ambientali e sanitari, che noi vogliamo vengano fatti prima. Siamo convinti che su questo il giudice amministrativo riconoscerà le nostre ragioni».

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha invitato i suoi colleghi aero-scettici ad aprire un dialogo. Un'offerta che, al momento, seduce poco Falchi: "Siamo per valutare tutte le aperture e per discutere in ogni tavolo - dichiara -. Il fatto vero è che discussioni non ci sono state. E quando c'era la possibilità di fare aperture che rispettavano semplicemente la normalità e la legalità, secondo me, anche il sindaco metropolitano Nardella ha agito in maniera completamente diversa senza informarci, senza consultarci".

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