Addio babbo Enzo: ha vinto il Covid La lotta col virus pensando a Mariam

Il contagio in India durante il viaggio di adozione. La moglie: "Morte inattesa, eravamo fiduciosi"

Tre mesi e mezzo di ricovero a causa del Covid non sono serviti a restituire Enzo alla moglie Simonetta e alla piccola Mariam Gemma, la bambina che la coppia ha adottato in India. Verso le 14 di ieri Enzo ha cessato di vivere all’ospedale di Careggi e accanto aveva Simonetta e i genitori. "I medici non se lo aspettavano – racconta Simonetta – perché erano fiduciosi poi in tre ore la situazione è precipitata. Ci hanno telefonato e siamo corsi in ospedale. Enzo si era negativizzato da due settimane ma un’infezione ha rovinato fegato, cuore e reni. Posso solo dire che l’equipe del dottor Peris è stata meravigliosa".

Enzo Galli, 44 anni e la moglie Simonetta nell’aprile scorso erano andati in India per l’adozione di Mariam Gemma, due anni e mezzo, e rimasero bloccati a New Delhi a seguito della positività di Simonetta che venne ricoverata. Una settimana di inutili appelli per rientrare con un volo di Stato e solo dopo l’utilizzo di un volo sanitario privato, organizzato dall’avvocato Elena Rondelli che avviò con gli amici della coppia una raccolta fondi e in 48 ore trovò 130.000 euro, riuscirono a tornare in Italia. L’8 maggio l’atterraggio a Pisa e tutti e tre furono ricoverati in ospedale.

I decorsi però sono stati diversi: Simonetta e la figlia, dopo pochi giorni, lasciarono Careggi e il Meyer per negativizzarsi a casa a Campi Bisenzio mentre Enzo dal Covid non si è più liberato. L’ossigeno per la respirazione, la sedazione e ai primi di agosto lo shock settico: l’ingresso in dialisi e nel frattempo la terapia antibiotica sembrava aver aperto una luce di speranza.

Simonetta ogni giorno è andata a trovarlo. "E’ stata una lotta incredibile – aggiunge – mi hanno permesso di andare in ospedale e quando era sedato poco, gli parlavo e credo abbia riconosciuto la mia voce ma capivo che soffriva. Ora Enzo è nelle mani di Dio". "Nel nostro gruppo di preghiera – dice Elena Rondelli – la fede è tutto e questa notizia ci ha lasciati senza parole. Enzo era un uomo buono, in India la sua preoccupazione era per Simonetta e per Mariam perché lo chiamavano dall’orfanotrofio e temeva la riprendessero: Enzo pensava sempre agli altri".

La notizia della morte di Enzo ha gelato un’intera città e non solo perché la loro vicenda aveva commosso l’Italia. "Tutta la nostra città – scrive il sindaco di Campi Emiliano Fossi in un post - si stringe intorno alla moglie, alla figlia e a tutta la famiglia".

M. Serena Quercioli