
Se n’è andato a 95 anni. L’ultima immagine realizzata alla Rsa La Mimosa
L’ultimo scatto è stato fra le mura della Rsa La Mimosa. È scomparso, all’età di 95 anni Luciano Ricci, pittore e fotografo di fama internazionale, testimone del Novecento e figura profondamente legata alla comunità di Campi, dove in passato aveva vissuto anche con la moglie Mariagrazia.
È stato inoltre documentarista e le sue opere sono state esposte nei più importanti musei del mondo, dal MoMA di New York alla Biblioteca Nazionale di Parigi, con l’orgoglio di saper raccontare la condizione umana con sensibilità, rigore e un tocco di disarmante bellezza.
Lo dimostrano le tantissime collaborazioni che ha avuto: Federico Fellini, Mario Monicelli, Luca Ronconi, Ugo Gregoretti e Maurice Bejart. E gli artisti che ha ‘fissato’ con la propria macchina fotografica: Henry Moore, Riccardo Muti, Andy Warhol, Maria Callas, Jehudy Menuhin, Orazio Costa, Eduardo De Filippo e Vittorio Gassman.
Franco Basaglia, allora giovane psichiatra determinato a chiudere i manicomi, gli affidò la documentazione fotografica di quei luoghi e Ricci è stato il primo a raccontare quella realtà. Non solo, ha esposto alla Biblioteca Nazionale di Parigi, al Museo d’Arte Moderna di New York, ad Arles, alla Casa della cultura di Pechino, alla Galleria d’Arte Contemporanea di Sidney, nelle Gallerie d’Arte Moderna di Colonia, Francoforte e Amburgo.
Una carriera significativa, nonostante avesse subito l’amputazione di una gamba e di un braccio in seguito a un incidente, negli anni dell’infanzia, che lo ha costretto a usare una mano sola. Negli ultimi mesi era stato ospite della Rsa La Mimosa, dove, nel marzo scorso, era riuscito ad allestire una mostra di sue foto, che ritraggono molte delle persone che vivono e lavorano nella struttura.
"Se ne è andato a quasi 96 anni – lo ricorda la moglie Mariagrazia -, dopo una vita perigliata, ma molto ricca di incontri e di importanti riconoscimenti. Tengo strette nel cuore le sue bellissime, ultime parole, ricche d’amore per me, amore gioiosamente e per sempre a lui ricambiato". "Luciano Ricci è stato un testimone del nostro tempo e un custode di memoria - ha detto il sindaco Andrea Tagliaferri ricordando Ricci e il suo mestiere -, con la sua arte ha insegnato a guardare il mondo con occhi nuovi e per questo Campi gli sarà per sempre grata".