Negli ultimi anni, è cosa nota, il recupero delle imposte non pagate è uno dei fronti più importanti che si trovano ad affrontare i Comuni. Fucecchio, si apprende dagli atti dell’amministrzione, ha recuperato intanto, tra Imu e Tari 210.491,23 euro imputandoli sul bilancio di previsione 2022-2024. Intantti l’enteper entrambe le imposte ha concesso rateizzazioni in conformità a quanto previsto dal regolamento comunale. Per l’anno in corso è dunque prevista l’ entrata di 155.395,46 eur (ovvero tra trance più importante delle tre rate), per il 2023 entreranno 42.932,70 euro e nel 2024 l’ammontare sraà di 12.163,07.
Le annualità che sono sono la lente e per i cui importi è stata prevista la rateizzazione sono: 2018-2019-2020 2021. L’opera di recupero, naturalmente, continua. Anche la pandemia, va detto, certo, non ha agevolato i contribuneti a mettere mano ai bollettini per pagare. La crisi, senza dubbio, ha certamente acuito le carenze nelle entrate nelle casse della pubblica amministrazione: la fascia di debolezza della capacità di pagamento delle famiglie è indubbiamente aumentata ma, a loro volta, i Comuni hanno bisogno di entrate per mandare avanti la macchina amministrativa che comprende, anche, la capacità di spesa in particolari momenti come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria.
Solo relativamente all’Imu, nel dicembre scorso, i sindaco stesso rese pubblico che l’accertamento che il credito Imu relativo ad attività di contrasto dell’evasione svolta dall’ufficio ha un importo totale di 1.044.966,47 euro.
C. B.
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