Abusi sulla baby calciatrice, pena dimezzata

FIRENZE

In primo grado, gli erano stati inflitti quindici anni. In appello, la pena è stata dimezzata: otto anni, due mesi e cinque giorni di reclusione per l’accompagnatore di una squadra di calcio fiorentina che, durante il tragitto per accompagnare i ragazzi a casa dopo l’allenamento con il pulmino, avrebbe approfittato di una bambina di dieci anni tesserata della squadra.

I fatti risalgono al settembreottobre del 2019. Fu la bambina a raccontare alla madre cioè che le sarebbe successo nel tragitto tra il campo e l’allenamento. Un primo episodio a cui, nel corso di un incidente probatorio dinanzi al gip, ne sarebbe seguiti altri, consistiti in palpeggiamenti da sopra i vestiti ma anche sotto. Tutto questo, secondo quanto emerso, in cambio di piccole somme di denaro che sarebbero dovute servire a comprare il silenzio della bimba. Il suo arresto, ai domiciliari, fu un fulmine a ciel sereno: il pensionato, incensurato, non aveva mai destato alcun tipo di sospetto, e la società di calcio non aveva ricevuto mai segnalazioni che potessero destare dubbi.

In primo grado, il tribunale aveva condannato l’uomo, che ha più di settant’anni e prestava servizio come volontario presso l’associazione sportiva, a quindici anni di prigione, recependo in pieno le accuse formulate dal pubblico ministero Giacomo Pestelli.

Martedì, al processo d’appello, il sostituto procuratore genrale Fabio Origlio aveva chiesto la conferma delle accuse contro l’accompagnatore sportivo ma al tempo stesso una rideterminazione della condanna a 12 anni. I difensori del pensionato, gli avvocati Sabrina Bolognini e Michele Ducci, avevano insistito per la sua assoluzione, mettendo in evidenza anche alcune incongruenze emerse nel racconto della bambina fatto anche alle maestre.

I giudici della seconda sezione della corte d’appello hanno ritenuto credibile il racconto della bambina ma soltanto per uno dei quattro episodi contestati, l’ultimo in ordine cronologico, avvenuto prima che la ragazzina si confidasse al genitore: la pena è così scesa a otto anni e spiccioli.

"Leggeremo le motivazioni e faremo ricorso in Cassazione", annuncia l’avvocato Bolognini.

ste.bro.