"Abbattono i pini, ma non sono malati"

Le proteste degli abitanti contro le decisioni del sindaco, che spiega: "Si fa per l’incolumità di tutti"

di Manuela Plastina

L’annuncio del taglio di almeno 8 pini di grandi dimensioni in centro non poteva che suscitare critiche e richieste di chiarimenti, per una scelta che cambierà il panorama cittadino che per tanti è familiare. L’intero filare di 6 alberi al lato nord-est di piazza Garibaldi (Barazzina), il pino di via Fratelli Rosselli che si trova tra un cedro del Libano e due Acer Pseudoplatanus e quello domestico di via di Montecchio, stanno per essere abbattuti già in queste ore. Le critiche non mancano: "Non sono malati – dice il signor Luigi -. Per noi sono una certezza. È ingiusto". Ma il sindaco Alessio Calamandrei spiega che non si può fare diversamente: la relazione tecnica arrivata all’amministrazione comunale da parte degli incaricati per la consulenza in materia agronoma e forestale, impone l’urgente abbattimento di alcuni alberi che potrebbero crollare. "Dobbiamo farlo per l’incolumità dei cittadini" spiega il sindaco che ricorda come la scelta del pino domestico, così di moda tra gli anni ’50 e ’70, si è successivamente rilevata inadatta in quei luoghi nel cui sottosuolo sono presenti sottoservizi. "I recenti e frequenti fenomeni di maltempo estremo – dice Calamandrei : sono stati un campanello d’allarme sulla tenuta dei nostri verdi pubblici. Qualcuno si ricorderà del cipresso intraversato a Pozzolatico sulla provinciale. Non possiamo rimandare gli interventi segnalati". Nel dettaglio, il pino di via Fratelli Rosselli è stato inserito dai tecnici in classe "D estrema", ossia con "propensione al cedimento"; quello di via di Montecchio è in "classe D" con "tendenza allo scalzamento". I sei alberi di piazza Garibaldi, che hanno un’altezza superiore alle palazzine, hanno situazioni omogenee ed è impossibile effettuare su di loro interventi di arboricoltura che ne garantiscano la messa in sicurezza statica. Sono giudicati anch’essi "gravemente compromessi" quindi da abbattere. Ma non sarebbe finita qui: sotto osservazione ci sono altri alberi nel cuore di Impruneta, in particolare l’altro filare della Barazzina, quello lungo via della Libertà. Calamandrei promette nuovi alberi: "Abbiamo la ferma volontà di andare a reinserire e possibilmente incrementare il quantitativo complessivo delle alberature presenti".

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