A Inno arriva il defibrillatore E’ un dono dell’Humanitas

Dopo l’appello degli abitanti l’associazione scandiccese si è fatta avanti per installarne a breve almeno un paio

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La frazione di Inno sarà presto "cardioprotetta". La richiesta dei residenti di avere un defibrillatore è stata ascoltata e permetterà a breve l’installazione dell’apparecchiature salvavita. "Dopo l’appello lanciato a mezzo stampa e sui nostri canali social – spiega il presidente del Comitato collinare lastrigiano, Saul Rinaldi – per l’installazione di questo importante presidio di soccorso, ho ricevuto la graditissima telefonata del presidente della Pubblica assistenza Humanitas di Scandicci che mi ha comunicato la disponibilità dell’associazione ad aiutarci per concretizzare la richiesta". "A breve svolgeremo dei sopralluoghi per definire dove collocare il dispositivo – spiega Filippo Lotti (foto), il presidente della Pa – e l’idea è di metterne uno anche a Carcheri. Si tratta di un progetto che stiamo portando avanti in collaborazione anche con l’amministrazione comunale a tutela dei cittadini delle frazioni collinari". Sempre con l’Humanitas sarà organizzato un corso Blsd che permetterà di apprendere tecniche di soccorso e rianimazione, non indispensabili per l’utilizzo dell’apparecchio, ma importanti per agire in caso di emergenza. "Un grandissimo grazie da parte mia e del Comitato va all’Humanitas – conclude Rinaldi – a presidente, Consiglio e tutti i volontari, per il sostegno e la sensibilità dimostrata, e per il loro impegno quotidiano sul territorio". Lastra a Signa ha visto moltiplicarsi, negli anni, il numero di defibrillatori, grazie al progetto "Lastra-da della salute passata dal cuore", e all’organizzazione di corsi formativi aperti a tutti. Altri macchinari salvavita sono stati installati anche grazie alle donazioni di singoli cittadini e aziende della zona.

Lisa Ciardi

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