Firenze, 21 maggio 2014 - Elegante, con una sua solennità, all'esterno, e, all'interno, ricca di contenuti, agevole, con rubriche che facilitano la consultazione e la lettura, lungo i giorni, delle diverse pagine che la compongono. 'Gradiva', rivista internazionale di poesia italiana, che viaggia sull'asse Firenze, dove è edita da Olshki, e New York, dove Luigi Fontanella, professore di Letteratura italiana alla Stony Brook University e poeta, nonché suo direttore, insegna e compone. Per il nuovo numero del periodico si sono ritrovati poeti e autori legati a Gradiva nella libreria Einaudi di Firenze, per una maratona in versi nel giardino, spazio che si apre dopo le librerie. Dopo l'ntroduzione di Luigi Fontanella, Sergio Givone e Giuseppe Nicoletti e il saluto di Daniele Olschki, non è mancato un omaggio a Mario Luzi (a cura di Luigi Bonaffini e Luigi Fontanella), a Piero Bigongiari (a cura di Paolo Fabrizio  Iacuzzi) e Gianfranco Palmery (a cura di Sauro Albisani e Nancy Watkins). Poi la lettura con i poeti di Gradiva: Sauro Albisani, Mariella Bettarini, Michele Brancale, Paolo Carnevali, Franco Casadei, Fabrizio Dall'Aglio, Rosalba De Filippis, Maura Del Serra, Claudia Di Fonzo, Alessandro Fo, Anna Maria Guidi, Paolo F. Iacuzzi, Gloria Italiano, Paola Lucarini, Annalisa Macchia, Maria Grazia Maramotti, Massimo Mori, Ivano Mugnaini, Giuseppe Panella e Liliana Ugolini. Si parte dai propri libri o dalla rivista, si leggono i versi degli amici che magari non hanno potuto partecipare, si gusta la sosta con un altro ritmo, con l'esercizio all'ascolto, una parola che ne evoca un'altra, si sfoglia Gradiva, trovando una poesia autrografa di Manescalchi, l'omaggio a Gianfranco Palmery, un intermezzo di Casadei, Gabbani e Squatriti, e le traduzioni operate da de Palchi, Paolo Lagazzi e Antonietta Dell'Arte. Incontriamo Michael Palma e i poeti italiani d'America, le rubriche di Giancarlo Pontiggia (Semina lumina), Luigi Cannillo (Oltre Margine), Maurizio Cucchi (I pensieri di Prufrock) e Michele Brancale (Rivisitazioni), una riscoperta di Luciano Fintoni, gli Sguardi di Mario Fresa, le recensioni di Plinio Perilli, Giuseppe Panella e Annalisa Macchia, e la 'Libridine' (Divagazioni su libri e eventi) di Luigi Fontanella. E' primavera, ma la rivista si apre con un congedo dall'inverno firmato da Manescalchi: "Qualche fiocco di neve/ sfrulla sulla città:/ qui vivo come deve/ uno che nulla sa./ Metto legna sul fuoco/ di candide passioni,/ mentre mi turba un roco/ vento di settentrione./ Condivido col gatto/ pochi metri quadrati/ e lo colgo sul fatto:/ la carta da s/parati./ Divido col papiro/ la finestra sul mondo/ ed ovunque mi giro/ sento un gelo profondo./ Mi reclino scontento/ in questa prigiona:/ tessera senza senso/ di un'infranta tarsìa".