Firenze, 10 maggio 2014 - Un galà di straordinari interpreti diretti da Zubin Mehta è il benvenuto ai fiorentini e al pubblico di tutto il mondo scelto per l’apertura dell’Opera di Firenze. Uno spettacolo in cui opera e balletto si alternano compenetrandosi, una serata pensata per accogliere e abbracciare il pubblico, con l'Otello di Verdi/Gregory Kunde, con La Valse di Maurice Ravel coreografata da Davide Bombana e interpretata dai danzatori di Maggiodanza, e con presenza di Alessandra Ferri, prima ballerina assoluta e orgoglio della danza italiana, famosa nel mondo che torna a Firenze insieme a Craig Hall; Fiorenza Cedolins che sarà Tosca e, soprattutto, l'Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino che, con questa serata iniziano un viaggio artistico nella loro nuova "casa".

Tra gli ospiti il vicesindaco Dario Nardella con la moglie Chiara, il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini che è stato tra i primi ad arrivare nel nuovo teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, in abito lungo rosso, si è soffermata a rispondere alle domande dei giornalisti. Atteso davanti al foyer dai cronisti, il premier Matteo Renzi è invece entrato da un ingresso laterale.

L'INTERVENTO DI RENZI - E da Firenze, la sua citta', il presidente del consiglio è intervenuto sulla vicenda dell'Expo di Milano travolta da un'inchiesta giudiziaria. Anche sulla realizzazione del teatro del Maggio si abbatte' la scure della magistratura. ''Non voglio fare paragoni con quello che sta accadendo in queste ore - ha sottolineato Renzi - pero' vorrei che questo teatro desse una spinta a tutti noi: quando ci sono grandi opere, grandi interventi, grandi iniziative se ci sono delle vicende che non vanno bene, se ci sono problemi con la giustizia si devono fermare i responsabili non le grandi opere". "A nome del governo - ha esordito il premier dopo essere salito sul palco insieme al commissario del teatro Francesco Bianchi - vorrei ricordare quello che e' accaduto in questi anni per dare un messaggio di speranza. Era un giorno di febbraio 2010 quando il percorso di costruzione di questo teatro sembrava improvvisamente bloccato, era stato voluto dal Governo guidato da Romano Prodi e l'allora ministro per la Cultura scelse di investire su alcuni luoghi per l'Unita' d'Italia. Pero' nel febbraio 2010 tutto sembrava bloccato, un'indagine, un' inchiesta, degli arresti. Allora il Comune di Firenze decise di sostituire i dirigenti statali che erano stati arrestati e di andare avanti lo stesso. E oggi siamo qui". "E se l'Italia - ha aggiunto Renzi - ha ancora uno spazio e una possibilita', questo spazio e questa possibilita' stanno nel fatto e nella possibilita' che c'e' una stragrande maggioranza di persone
perbene che continuano a fare egregiamente il proprio lavoro".  "Nell'antica Grecia un teatro era il luogo nel quale veniva messo il centro della città - ha continuato il premier -. Il teatro dell'Opera non e' piu' il centro urbanistico della citta' di Firenze pero' e' il centro di una grande scommessa per questa citta' e per il paese intero". "Il mio augurio a nome del governo al Maggio Musicale, alla citta' di Firenze, a tutti coloro che hanno vissuto questa esperienza cosi' bella e cosi' drammatica - ha proseguito - e' di avere sempre nel cuore la convinzione che niente potra' fermare l'emozione della musica, della cultura e della speranza". "Per tutti questi motivi la mia gratitudine va in particolari modo a chi ha lavorato qui e a chi ci lavorera' a partire dal maestro Zubin Mehta", ha concluso Renzi prima dell'inizio del gala' di inaugurazione.