Firenze, 12 marzo 2014 - IL 27 MARZO 2012 l’ultima corsa. Il parco delle Cascine piange un altro pezzo di storia che se ne va. Dopo 121 anni di storia, anche gloriosa, chiude l’ippodromo del trotto, Le Mulina, uno degli impianti di antichi d’ Italia. Qui sono diventati grandi Tornese e Varenne. Cavalli che hanno portato il tricolore in trionfo in tutto il mondo. Ma anche nell’ippica, la crisi morde e la società che lo gestisce, Ippodromi fiorentini, fallisce.
DOPO DUE ANNI d’intoppi burocratici, ricorsi al tar e revoca dell’aggiudicazione in autotutela da parte del Comune (relativi al primo bando del 2012) finalmente l’ippodromo potrà rinascere. Sarà un passo fondamentale per la realizzazione del Central Park fiorentino. Il nuovo bando di gara è stato pubblicato ieri in rete civica (www.comune.fi.it). Tempo due mesi (le domande dovranno pervenire entro il 13 maggio) e sapremo chi riaprirà ai fiorentini le porte di un paradiso ora in pieno degrado. Risorgerà con attività compatibili con la natura del complesso (quasi 100 mila metri quadrati nel verde delle Cascine) polivalente e polifunzionale a vocazione sportiva, ‘preferibilmente legate al cavallo’. Nel bando si legge che sono ammesse attività sportive, equestri e ambientali (esclusa l’ippica agonistica di trotto e galoppo, tutta concentrata al Visarno), attività di ristorazione, intrattenimento, culturali e formative, organizzazione di eventi e spettacoli all’aperto, attività commerciali e artigiane, attività ricettive, attività di valorizzazione del parco, attività di mobilità sostenibile. E anche un’area benessere, una spa. Molto dipenderà dal progetto vincitore. Ma niente discoteche né luna park; le prescrizioni sono chiare.
«Finalmente — dice l’assessore all’urbanistica e patrimonio Elisabetta Meucci — questo grande spazio, chiuso da anni, potrà tornare nella piena disponibilità dei cittadini. Questo bando è un tassello fondamentale per la valorizzazione dell’ area e anche per la riqualificazione complessiva del parco delle Cascine: pezzo dopo pezzo, l’amministrazione ha dimostrato che un nuovo parco, più verde, più sostenibile, più sicuro e con più servizi per famiglie, sportivi e turisti, è possibile».
II rapporto contrattuale sarà disciplinato con atto di concessione della durata di 25 anni: il Comune si riserva l’utilizzo gratuito del complesso immobiliare per 15 giorni all’anno. Il canone di base annuale è stabilito in 82.056 euro, con adeguamento Istat.
NEL TESTO del bando di gara, che recepisce le prescrizioni della sovrintendenza dato che il bene non è privo di vincoli dato il suo notevole interesse artistico e storico, si specifica che «oggetto della concessione è la valorizzazione del complesso immobiliare mediante riqualificazione tramite gli interventi edilizi ammissibili, che dovrà essere finalizzata a svolgervi attività».
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