Firenze, 1 marzoo 2014 - Nel corso della sua visita a Bagno a Ripoli (una delle tappe del tour che sta facendo nelle varie aree della regione) il governatore della Toscana, Enrico Rossi ha parlato del futuro del sistema aeroportuale toscano: "Dopo che la politica aveva realizzato la cornice, servivano imprenditori disponibili ad investire sugli scali toscani. Adesso che, anche grazie al mio impegno, l'abbiamo trovato, possiamo procedere con un'unica società ed un progetto unitario capace di risolvere l'annosa querelle determinata dai troppi campanili che esistono in Toscana".

"Non intendo impuntarmi sui metri di pista _ha aggiunto Rossi, rispondendo alla domanda di un imprenditore_ ma non si può mettere Prato contro Firenze e poi Pisa contro Firenze e viceversa. Adesso sarà l'imprenditore argentino Eduardo Eurnekian a decidere il da farsi oltre ogni campanilismo e capirà come trovare il giusto equilibrio tra i due scali. Sono fiducioso perché si tratta di un imprenditore con interessi industriali, non finanziari, e che non possiede altri aeroporti in Italia, quindi ha interesse a fare il meglio per quelli di Pisa e di Firenze. So che l'obiettivo di raggiungere i 12 milioni di passeggi l'anno è reale".

Rossi ha concluso dicendo che i due scali insieme rappresenterebbero il terzo polo nazionale, e questo sarebbe un traguardo risolutivo per il turismo, l'industria, la ricerca augurandosi "che sia la volta buona. E poi bisognerà anche dotarsi della tranvia".