Firenze, 30 settembre 2013 - Arresti domiciliari revocati per l'ex presidente della Regione Umbria e presidente dimissionario di Italferr, Maria Rita Lonenzetti, indagata dell'inchiesta sui lavori per la Tav.

 

Tornano in libertà anche altri tre dei sei arrestati: Valerio Lombardi, Alessandro Coletta, Gualtiero Bellomo. Per Furio Saraceno il gip di Firenze Antonio Pezzuti ha revocato gli arresti e stabilito l'obbligo di dimora.

 

Per un sesto indagato, Aristodemo Busillo, finito anch'egli agli arresti domiciliari, si attende l'esito del ricorso al tribunale del riesame. Secondo quanto appreso, il gip avrebbe revocato gli arresti in considerazione del fatto che i cinque tornati in libertà si sono dimessi dai loro incarichi.

 

"Permangono gli indizi del quadro indiziario, ma vengono meno le esigenze cautelari". Così l'avvocato difensore di Lorenzetti, Luciano Ghirga, ha riportato la decisione del gip, che ha revocato gli arresti.

L'avvocato, che da questa mattina sta prendendo parte all'udienza del processo a Firenze per l'omicidio di Meredith Kercher, nel quale difende Amanda Knox, ha spiegato che, successivamente alle dimissioni da presidente di Italferr, per la donna non sussistono necessità cautelari collegate alla possibile reiterazione del reato.