Firenze, 13 settembre 2013 -  I tecnici del palagiustizia di Firenze sono al lavoro: prendono misure, provano l'acustica e l'impianto audio, spostano tavoli e sedie.

Alle 9 del 30 settembre, nell'aula 32, la maxiaula che sarà predisposta per ospitare dalle 200 alle 300 persone, fra pubblico e giornalisti , inizierà il nuovo processo d'assise d'appello per l'omicidio di Meredith Kercher, nel quale Raffaele Sollecito e Amanda Knox saranno giudicati per la quarta volta.

La corte d'assise d'appello di Firenze ha già fissato un calendario indicativo. L'ultima udienza è per il 26 novembre: se ne deduce che l'intenzione è arrivare a sentenza entro dicembre.

I lavori entreranno nel vivo da subito: il 30 settembre i giudici decideranno sulla richiesta delle difese, già depositata con le memorie, di riascoltare alcuni testimoni e periti e di ordinare nuovi accertamenti scientifici.

Anche la Cassazione, nelle motivazioni, suggerisce nuove analisi, in particolare sulla terza traccia di Dna trovata sul coltello sequestrato in casa di Sollecito - che l'accusa ritiene essere l'arma del delitto - e non esaminata dai periti. Se la Corte accogliera' la richiesta di nuovi accertamenti, l'incarico potrebbe essere affidato nella seconda udienza, il 4 ottobre.

Poi una ventina di giorni per conoscere i risultati, che sarebbero illustrati in aula il 23 e il 24 ottobre. Le altre date in calendario sono 6, 7, 25 e 26 novembre.

Difficilmente gli imputati parteciperanno al processo, infatti Amanda ha già dichiarato che non intende tornare in Italia e Sollecito, intervistato negli Stati Uniti, ha spiegato che non sarà a Firenze, almeno per le prime udienze.  Anche  nelle memorie che Amanda e Raffaele hanno fatto depositare dai loro legali non ci sono richieste di essere ascoltati in aula.
 

Nonostante questo, i giudici e i dirigenti del tribunale sanno che l'attenzione mediatica sarà mostruosa. Per questo per le tv, stanno pensando di autorizzare l'installazione di una sola telecamera fissa, che poi distribuirà le immagini alle varie testate. Inoltre i giornalisti avranno a disposizione anche una sala stampa.

E ci sarà anche da fare i conti con qualche 'colpo di coda' dei disagi dovuti al blocco delle strade per i mondiali di ciclismo, in programma a Firenze il 29 settembre.

Il presidente della corte, la seconda sezione dell'assise d'appello di Firenze, è Alessandro Nencini, 58 anni. Fra le sue sentenze, quella con cui, nel marzo 2009, condannò 27 persone per i danni ambientali causati nel Mugello dai lavori per l'Alta velocità.