Firenze, 30 giugno 2013 - Ponte Vecchio off limits per i fiorentini, per i turisti e per «le casse dei negozi». Chi ieri ha attraversato mari e monti per concedersi una delle passeggiate più belle e romantiche del mondo, meta privilegiata di qualsiasi itinerario turistico, è rimasto deluso. Da una parte all’altra di Ponte Vecchio l’accesso era negato a causa della cena vip organizzata per i clienti Ferrari. «Posso?», chiediamo con gentilezza.

«Senza autorizzazione di qui non si passa», risponde il personale con altrettanta gentilezza. Possibile? Sì. E di tutte le persone che abbiamo intervistato, nessuno ricorda, un evento del genere: «Da anni che lavoriamo qui — spiega il titolare di una gioielleria — non è mai successa una cosa del genere».

Poi riprende: «Non è possibile chiudere completamente uno dei punti più belli e visitati dai turisti come questo, per una manifestazione privata. Almeno potevano garantire un passaggio pedonale». Insomma, gli esercenti proprio non ci stanno, così come i turisti. La manifestazione ha, infatti, chiuso completamente il passaggio: in un primo momento, dalle 14.30, come leggiamo sulla lettera inviata ai titolari delle attività, è stata bloccata la carreggiata e dopo, dalle 17.30, anche il marciapiede. Tradotto: fino alle 23 nessun passaggio. Dalle decorazioni floreali si intravedono solo delle eleganti tavole che serviranno ad accogliere i fortunati ospiti della serata. Un uomo verso le 19, spazientito, tenta di entrare lo stesso. Immediatamente viene bloccato: «Ho i minuti contati – sbotta – e il treno che mi parte».

Niente da fare, torna indietro. Per i commercianti se «la Ferrari Cavalcade 2013 è un evento di sicuro richiamo, andava organizzato in maniera diversa. Ponte Vecchio è di tutti e non è giusto tagliare fuori le persone».

C’è chi accenna anche a una questione economica: «Chi ci ripaga delle ore di lavoro perse? In questo tempo non abbiamo battuto nemmeno uno scontrino». La (brutta) sorpresa di Ponte Vecchio chiuso manda su di giri soprattutto i turisti. Come Catia, una ragazza da Messina, per la prima volta a Firenze.

«Sono qui solo per un giorno, non si può chiudere Ponte Vecchio senza dare nessuna informazione ai visitatori». Anche un piccolo gruppetto di spagnoli, alla vista del Ponte più bello di tutto il mondo sbarrato, sgrana gli occhi: «Noi abbiamo pagato anche la tassa di soggiorno per stare qui, oltre a tutte le spese di viaggio. Non possono toglierci questa cartolina». E a nulla serve l’arrivo in serata di Luca Cordero di Montezemolo a bordo di una fuoriserie di Maranello. Resta la protesta. Che avrà conseguenze anche nei prossimi giorni con i commercianti che chiederanno il ’conto’ a Palazzo Vecchio.

Rossella Conte