Firenze, 11 giugno 2013 - Il canto dei pappagalli contro Radio Maria. Dopo sei anni la battaglia che ha visto impegnato da un lato il fronte animalista, dall'altro quello radiofonico, si è conclusa con la vittoria di quest'ultimo. Accadeva nel 2007 in un palazzo di Fiesole dove i battibecchi tra due famiglie si consumavano a suon di rumori. Ecco cosa accadeva nell'edificio: l'ascoltatrice di Radio Maria, originaria della Serbia, alzava il volume dello stereo, per sovrastare il canto dei pappagalli dei vicini, suono che le procurava fastidio: tra le due famiglie sono cosi' scaturiti contrasti culminati anche in offese. Oggi, davanti al giudice di pace, l'ascoltatrice di Radio Maria hanno vinto una causa contro l'inquilino e la sua compagna, proprietari dei pappagalli: entrambi sono stati condannati a pagare 300 euro a testa per alcuni episodi di ingiuria.
I fatti risalgono al 2007 e cominciarono con l'insistente richiesta dei serbi, rivolta ai vicini, di mettere a tacere i pappagalli. Operazione quasi impossibile per la coppia di italiani, se non privandosi degli animali. Allora la famiglia disturbata dalla loro rumorosita' replico' tenendo la radio a tutto volume sulle trasmissioni di Radio Maria. Da qui liti frequenti e discussioni sul pianerottolo.
La controversia ha impegnato il giudice di pace di Firenze in cinque udienze e stamani ha emesso la sentenza alla fine di una lunga camera di consiglio, durata oltre un'ora e mezzo, tempo considerato sopra gli standard per questo genere di questioni.
Inoltre il giudice si e' tenuto 90 giorni di tempo per le motivazioni alla sentenza. La vicenda pero' non sarebbe finita qui perche' sono ancora da decidere le querele presentate contro i vicini dai padroni
dei pappagalli: denunce sulle quali un altro giudice si dovra' pronunciare.
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