Firenze, 5 giugno 2013 - Era il 18 agosto 1993, il giorno del suo 57esimo compleanno, quando Desy Lumini, in arte Daisy, si gettò insieme al marito, l’attore Tino Schirinzi dal viadotto in costruzione sulla diga di Bilancino. Lui aveva 59 anni, un tumore all’esofago e probabilmente pochi giorni ancora da vivere. Lei invece una vita davanti, ma in quel momento forse non era abbastanza, senza di lui.

Sono passati vent’anni da allora e Daisy, anche se può sembrarlo, non è mai stata dimenticata. C’è chi la ricorda compositrice di canzoni pop e colonne sonore di spessore internazionale, chi menestrello della canzone popolare toscana. Ma non solo. Forse i più la associano al suo fischio potentissimo. Era soprannominata “the singer with the whistle”, la cantante con il fischio: è suo quello inserito nelle colonne sonore di Ennio Morricone di alcuni film di Sergio Leone e de “I Basilischi” di Lina Wertmüller; alla radio leggeva anche gli spartiti fischiando.

A lei venerdì 7 giugno alle 21.30 la casa del popolo di Settignano dedica uno spettacolo, un omaggio dal titolo “Daisy Lumini: una donna, un’artista da raccontare”.

L’iniziativa è patrocinata dall’Istituto Ernesto De Martino di Sesto, archivio ed ente organizzatore di festival di musica popolare, con una particolare predilezione per il canto sociale e politico. Il sostegno al concerto dell’associazione De Martino nasce dal voler ricordare, spiega Stefano Arrighetti, direttore dell’Istituto, “una protagonista purtroppo dimenticata di quello che può esser definito il ‘new folk revival’: quella corrente che ha riscoperto un certo interesse per il genere folkloristico, continuata poi da Caterina Bueno”. E’ stato lo stesso Istituto ad aiutare Rosa Rodriguez, ideatrice e direttrice artistica dello spettacolo, a trovare le registrazioni e il luogo dove realizzare l’evento.

“Con questo omaggio non vogliamo ricordare la morte, ma la vita di Daisy Lumini”, racconta Rosa Rodriguez, cantante argentina, in Italia da trent’anni anni, fondatrice a Roma dell’Associazione Antonio Cotogni. Nel 1984 Rosa conobbe Daisy Lumini a Firenze: entrambe cantavano nella Chiesa di San Jacopo Soprarno nell’ambito del Maggio musicale fiorentino diretto da Luciano Berio. “Nel corso della serata a Settignano - prosegue -, ripercorreremo le fasi principali della sua carriera artistica, ad eccezione dell’ultima parentesi contemporanea: dalla Daisy autrice, a partire da “Whiskyche scrisse per Mina; all’interprete di canzoni di donne, per esempio quelle della francese Anne Sylvestre da lei cantate in italiano; al folklore toscano con classici come “Maremma” ma anche stornelli meno conosciuti; fino ad arrivare alla canzone sociale e ai brani fatti con Beppe Chierici”.

Conferma Marina Lumini, moglie del cugino con cui Daisy è cresciuta: “Desy ha fatto veramente di tutto. All’inizio della sua carriera cantava anche la lirica al Comunale. Poi, durante il periodo romano abbiamo un po’ perso le sue tracce. So che ha lavorato con Sergio Leone, che si è data al teatro, al cinema, alla radio”. “Abbiamo riniziato a frequentarci con regolarità quando si è trasferita nel Mugello con il marito – continua Marina -. Cantava spesso alla festa dell’Unità di Vicchio”. Peccato per il finale, secondo la parente “un finale voluto”. “Desy aveva il terrore d’invecchiare ed era molto legata a Tino Schirinzi”, racconta. Marina si ricorda ancora quel giorno: era il compleanno di Desy e lei era passata con il marito dalla villa di famiglia di Roccabruna, vicino a Vicchio, dove la cantante viveva con Schirinzi, per portarle una pianta in regalo. Lei dalla finestra aveva fatto loro cenno di lasciarla fuori. “Aveva già deciso”.

“Non mi aspettavo a dire il vero che fosse tanto ricordata e che avesse tutti questi ammiratori”, confessa la cugina piacevolmente sorpresa dall’iniziativa. Infatti, per lo spettacolo Rosa Rodriguez ha raccolto diverse testimonianze di amici e artisti che hanno lavorato con Daisy Lumini. Più di uno concorda che l’artista toscana ha sì avuto successo, “ma non nella misura che le sue doti le avrebbero assicurato se solo lo avesse voluto”. Alcuni di questi ricordi verranno letti tra un brano e l’altro nel corso della serata. A interpretare le canzoni di Daisy saranno tre allieve di Rosa Rodriguez, accompagnate alla chitarra da Leonardo Lapenna.

Guia Baggi