Firenze, 21 maggio 2013 - "Non abbiate paura". L'esortazione di Susanna Bausi, del Dragon boat Firenze nato nel 2006, risuona come un incoraggiamento planetario rivolto a tutte le donne operate di tumore al seno. "E' fondamentale la prevenzione e la condivisione - continua la portavoce della squadra - non vogliamo e non abbiamo mai voluto mollare e questo sport ci ha reso più forti perché abbiamo combattuto insieme". 

 

Questa mattina, all'Hard Rock caffè, si è svolta la presentazione del Florence Dragon boat pink meeting 2013, una due giorni dedicata a incontri, iniziative e allo sport, inteso come mezzo di ribilitazione. Il Dragon boat, divenuto disciplina sportiva nel 1976, si svolge in Arno, con imbarcazioni con testa e coda a forma di dragone e, in questo caso, ha un equipaggio particolare, composto di donne operate di tumore al seno.

 

Energiche e coraggiose si manifestano nella loro malattia e vogliono condividere progetti, speranze, risultati positivi, allenandosi con piglio atletico per vincere e dimostrare che la forza e l'impegno sono una cura per l’anima e il corpo. Proprio al fine di perseguire questo obiettivo sabato 25 maggio alle 15, con le squadre provenienti da tutta Italia e dall'estero, verrà inaugurato il meeting dal workshop, al Palagio di Parte Guelfa, "Il valore personale, sociale, psicologico e sportivo della pratica di Dragon boat come strumento di incontro fra persone che hanno vissuto l'esperienza del cancro al seno: metodi di reclutamento".  Domenica 26, dalle 9, grande festa alla Canottieri Comunali Firenze con oltre 15 equipaggi che scenderanno in Arno per sfidarsi in gare amichevoli. Nel pomeriggio la conclusione della due giorni con un pasta party organizzato dai volontari.

 

Grande entusiasmo di questo grintoso equipaggio e dei partner dell'iniziativa, a cominciare dal dottor Alexander Peirano, presidente della Lilt Firenze: "Le nostre donne in rosa sono una risorsa inesauribile di allegria, amicizia, attenzione all'altro, solidarietà. Il loro è lo stesso messaggio della Lilt ovvero quello di fare squadra contro il tumore, unirsi per combattere la malattia e per aiutare chi ne è colpito. Grazie a queste meravigliose testimonial di gioia di vivere". E un grazie, da parte di tutte le dragonesse, del loro capitano Jolanda Giamberini e dell'allenatore Alessandro Piccardi, va al Comune di Firenze, rappresentato questa mattina dalla presidente Commissione Pari Opportunità Maria Federica Giuliani e da Eugenio Giani, presidente provinciale del Coni, per il prezioso contributo alla realizzazione dell'evento reso possibile anche grazie alla disponibilità della Provincia rappresentata dall'assessore all'Ambiente Renzo Crescioli.

Elena Marmugi