Firenze, 19 maggio 2013 - ''Avessimo utilizzato un'altra espressione, probabilmente non avremmo avuto la visibilita' ottenuta con 'rottamazione, ma e' anche vero che in una comunita' come quella italiana, dove il 70 per cento della popolazione e' over 40, forse l'impatto e' stato eccessivo. Ho impaurito. Dunque ho sbagliato''. Lo scrive Matteo Renzi nel suo libro ''Oltre la rottamazione. Nessun giorno e' sbagliato per provare a cambiare''  presentato oggi al Salone del libro di Torino. Renzi racconta di come abbia vissuto le ore che hanno preceduto la nascita del governo Letta quando sembrava dovesse toccare a lui. ''L'ipotesi che consideravo impossibile, infatti, prende corpo nelle telefonate piu' stravaganti. Dai miei avversari interni nel Pd, che sono i 'giovani turchi', ai sindaci delle citta' piu' importanti, da leader esperti come Veltroni e Casini, da sinistra a destra ricevo molti incoraggiamenti a mettermi in gioco. I miei amici sono ovviamente terrorizzati: 'Matteo, questo e' un trappolone'''.

Renzi decide quindi di vedere Enrico Letta: ''ci parliamo, guardandoci in faccia: chiunque sara' il candidato avra' il totale appoggio dell'altro''. ''Letta lascia l'ufficio e io cerco di capire che sta succedendo nel centrodestra'': alla fine chiama al telefono Angelino Alfano, che gli passa Berlusconi. ''Dall'altro lato della cornetta la voce e' cordiale- scrive Renzi -. 'Non c'e' un veto nostro, caro sindaco. Semplicemente non vogliamo te, preferiamo Amato e Letta'. C'e' un problema di vocali, insomma: volevo prendere il voto
dei delusi di Berlusconi, arrivo a prendere il veto. E' un'apofonia vocalica che non costituisce per me motivo di delusione, ma di divertita soddisfazione. Penso a quanto sono stato mediaticamente insultato nel mio partito per essere la 'spia' di Berlusconi''.

CRITICHE A BERLUSCONI E BERSANI - Intervistato da Mario Calabresi, direttore de La stampa, Renzi passa in rassegna il suo partito, il Pd: "La sinistra si è fermata a un km dal traguardo, dopo le primarie. Poi è tornato lui, aver consentito a Berlusconi di recuperare un ruolo in questa legislatura è un errore clamoroso, ed è successo perché la sinistra ha ascoltato troppo se stessa e non la base". "Bersani ha seguito il comico sbagliato, Crozza e non Grillo", aggiunge il sindaco di Firenze.

SU GRILLO - "Grillo non usa bene internet e i social network, Grillo è uno straordinario animale da televisione, ma parlare sui social network è qualcos'altro".

SEGRETERIA DEL PD - Matteo Renzi sara' tra i candidati alla segreteria del Pd? ''No''. Cosi' risponde il sindaco di Firenze a Mario Calabresi, durante l'intervista.