Firenze, 11 dicembre 2012 - I SEGUACI, insegnanti di yoga e collaboratori stretti del santone romeno Gregorian Bivolaru. E gli iniziati: molti, giovani, italiani, tra i venti e i trent’anni, reclutati per trasmettergli un’esperienza mistica: la liberazione dell’Io attraverso il sesso tantrico. I collaboratori forse manipolatori di coscienze emotivamente fragili da una parte; le vittime di una presunta associazione a delinquere che schiavizzava, abusava sessualmente dei neofiti con la scusa dei riti ‘purificatori’ dall’altra: queste le direttrici principali dell’inchiesta della Mobile, coordinata dal sostituto procuratore Angela Pietroiusti, sfociata venerdì in 25 perquisizioni in mezza Italia, Firenze compresa. Venti gli indagati: insegnanti e istruttori delle palestre perquisite quasi tutti ‘fedeli’ a un’organizzazione che avrebbe assunto i connotati della setta; realtà che, spesso, ‘brilla’ per le teorie oltranziste e perché dietro al condizionamento (più che alla liberazione) di alcune centinaia di coscienze si scoprono business e fatturati. Raccolte due denune di vittime affrancatesi a fatica della ‘setta’ dello yoga deviato, la polizia sta interrogando i primi testimoni, una decina. C’è chi si sente sollevato dall’esperienza vissuta, chi non la rinnega, chi ancora non si rende conto. Ma i racconti di ognuno sembrano rafforzare il quadro accusatorio. Intanti sono stati nominati i consulenti, incaricati di visionare il gran numero di dvd e file contenuti nei pc sequestrati: quasi tutti a sfondo erotico, girati all’insaputa dei protagonisti e — è una ipotesi investigativa — immessi (venduti?) all’interno di un circuito pornografico internazionale.

giovanni spano