Firenze, 8 dicembre 2012 - LA ‘LIBERAZIONE’ degli individui attraverso il sesso, anche di gruppo, principio cardine delle teorie del santone romeno Gregorian Bivolaru, propugnate nel segno del movimento per l’integrazione spirituale nell’assoluto, passava pure attraverso le riprese filmate dei rapporti sessuali, all’insaputa dei protagonisti. O almeno di alcuni di loro. Specie ragazze. Il ‘girato’ andava poi ad alimentare il mercato a luci rosse. Alcune donne — molte sono straniere, altre italiane — sarebbero state avviate così più o meno consapevolmente alla pornografia. E’ uno degli aspetti sui quali indaga la squadra Mobile del dirigente Lorenzo Bucossi, catapultata in un mondo dove paiono mescolarsi antiche e nuove credenze, ignoranza, plagio forse, tratti di misticismo ed esoterismo abbastanza caserecci.
 

VENERDÌ la Mobile ha sequestrato decine di videocassette che hanno cominciato a esaminare per identificare le persone. E così sono stati acquisiti agli atti centinaia di file contenuti in diversi computer. Gli agenti sono stati in alcuni punti Yoga in varie parti della penisola, tra questi anche il centro Yoga Atman di via Gioberti. Nessuna pruderie, solo l’esigenza investigativa di trovare spunti, conferme, recuperare forse qualche persona da gorghi rivelatisi insopportabili.

 

«Liberazione attraverso il sesso? Fin qui nulla quaestio, nessun problema — spiega un investigatore — il sesso di per se stesso non è certamente oggetto di indagine. Ma se diventa uno strumento, un mezzo per compiere abusi su altre persone, assoggettarne alcune, sfruttarne altre, la questione cambia in maniera profonda. Specie se dovesse risultare che alcuni soggetti sono fragili emotivamente e a livello psichico».

 

E che la sudditanza psicologica ed il sesso estremo, o violento, erano pratiche ricorrenti che niente avevano a che vedere con la corretta osservanza della disciplina orientale. L’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Angela Pietroiusti è culminata due giorni fa in 25 perquisizioni a Firenze, nell’Empolese (in particolare nella zona di Montelupo) poi Genova, Bari, Ascoli, San Benedetto del Tronto ovvero laddove più avrebbero attecchito le teorie di un guru che — rivelano fonti investigative — è da tempo ricercato dalla giustizia del suo Paese d’origine, la Romania appunto. Uno che, filtra dai primi accertamenti, riceveva in luoghi sconosciuti gli adepti che volevano (o dovevano?) incontrarlo, e che venivano portati bendati all’appuntamento.
 


E’ NATA, l’indagine, da almeno due denunce di presunte vittime dei discepoli del santone: appena hanno avuto la forza di affrancarsi, hanno raccontato le loro odissee. Saranno interrogati anche diversi testimoni a vario titolo.