Firenze, 26 ottobre 2012 - E' approdato al Mandela Forum di Firenze per la partita casalinga delle primarie. E nonostante la pioggia in tanti hanno affollato le tribune del Palasport. Renzi per giocare in casa ha pensato proprio a tutto, in primis alle famiglie con bambini, ed ecco il Mandela riempirsi e colorarsi di tappeti elastici. Fin dall'apertura del palazzetto dello sport, molti bambini hanno approfittato dello spazio montato per loro. Tra i piccoli anche Ester, la figlia del sindaco accompagnata dalla mamma.

Ed inizia proprio chiedendo scusa alla moglie Agnese e ai suoi tre figli, per la lontananza da casa, e alla città di
Firenze ("potevamo fare di più") ma "non dobbiamo chiedere scusa per questa campagna elettorale". "Mia figlia Ester - svela il sindaco - è l'unica davvero renziana in famiglia, mentre i bersaniani sono i maschi, Francesco ed Emanuele".

Renzi poi, applauditissimo dai cinquemila fiorentini che sono venuti a sentirlo al Mandela, dedica buona parte del suo discorso alla propria città. Chiede "scusa" perché "dal punto di vista amministrativo si poteva fare di più", ma respinge l'accusa di essere ora un "sindaco lontano". In fondo, Firenze "è una città che è sempre stata una capitale della politica e che nell'ultimo periodo ha perso questo ruolo più per pigrizia. E' stato il luogo in cui il Comune ha trovato le sue regole". E ancora, Renzi cita Lorenzo il Magnifico, Savonarola, Guicciardini, l'Elettrice Palatina. "E' la città che ha abolito per prima la pena capitale", precisa Renzi, parla di Giorgio La Pira, per finire con la propria esperienza di candidato alle primarie del centrosinistra.
 

''Volevamo essere cinquemila, siamo molti di più''. Lo ha affermato Simona Bonafe', membro dello staff di Renzi. In precedenza, dal palco posizionato davanti alla tribuna e alla platea del Mandela Forum, sono intervenuti il giovane simpatizzante Carlo Terzaroli, la segretaria del Pd Empolese-Valdelsa Brenda Barnini, il sindaco di Scandicci Simone Gheri. Dietro il palco, sullo schermo e' proiettato il nuovo slogan della campagna, 'Cambiamo l'Italia Adesso!

LA SIGLA - L'hit di successo ''Tonight we are young" dei Fun ha accompagnato l'arrivo di Renzi sul palco del Mandela Forum. Renzi, acclamato da alcuni spettatori che gli hanno gridato: "Grande Matteo!", ha risposto scherzando: "Calma, non ho ancora detto nulla, altrimenti facciamo l'antidoping". Da oggi lo slogan che accompagnera' gli ultimi giorni del lungo tour elettorale del sindaco 'rottamatore' sara' "Cambiamo l'Italia, adesso!"

STOCCATA ALLA FORNERO - Parte subito dal rottamatore una stoccata al ministro del Lavoro Elsa Fornero: "La Fornero? Anche no, per carità, si fa anche senza la Fornero". Così Matteo Renzi, rispondendo dal palco a qualcuno che gridava contro il ministro Elsa Fornero, dal pubblico del Mandela Forum di Firenze. "A quanti mi dicono 'ah ma non sei di sinistra', dico che forse pensano che essere di sinistra vuol dire essere abituati a perdere", ha poi detto Renzi.