Firenze, 26 giugno 2012 - "Non sono interessato al grande risiko delle alleanze, che spesso e' solo un trappolone mediatico per non parlare delle questioni serie, quelle reali. Il centrosinistra ha scelto le primarie come modello di selezione di una classe dirigente e del suo programma: chi le vincera' avra' l'onere - e l'onore - di costruire un progetto per il Paese degno di questo nome". Così Matteo Renzi è tornato sulla questione primarie in un'intervista al sito Gay.it.

COPPIE GAY -  Renzi si è espresso poi sulla questione delle coppie gay: "E' evidente - ha detto il sindaco - che le unioni civili nascono per dare risposte innanzitutto alle coppie dello stesso sesso. Personalmente penso che la politica non possa continuare a prendere in giro le persone. Da anni si discute di un provvedimento di legge sulle unioni civili. Eppure alle parole non seguono i fatti".

"Noi siamo tra quelli che propongono di portare in Italia il modello della 'Civil Partnership': l'hanno fatta i laburisti di Tony Blair nel Regno Unito, possiamo farla noi in Italia anche se con quindici anni di ritardo". Di qui per Renzi
deriverebbero "diritti e doveri come per tutti i cittadini: di cittadinanza, di assistenza, di successione e equiparazione a livello fiscale e pensionistico. Lo Stato, di fronte a un impegno che due persone, anche dello stesso sesso, prendono, non puo' tirarsi indietro e far finta di nulla".

E alla domanda se vadano tutelati i diritti dei figli di coppie omossessuali risponde: "Un punto e' chiaro, indiscutibile: i bambini sono tutti uguali. E certo vanno tutelati. Mettere in discussione questo principio significa mettere in discussione la civilita' di una comunita'. le famiglie Arcobaleno - ad esempio - sono una realta' presente ormai in tutte le citta'. Tutto il resto e' molto complesso ed interpella in profondita' i cambiamenti della societa'.  Sull'adozione invece non sono d'accordo", conclude.