Firenze, 28 aprile 2012 - HA SEMPRE detto alla radio che i giornali sono ‘servi del potere’. Ironia della sorte, Gheri Guido, dopo il sequestro della sua emittente, ha affidato proprio alle tv e alla carta stampata la sua difesa. Una difesa accorata, arrivata nel corso di una conferenza stampa organizzata nello studio del senatore Achille Totaro, che ha posto un problema di democrazia a Firenze. «In questa città — ha detto Achille Totaro — stiamo assistendo al tentativo di zittire le voci libere a colpi di inchieste. L’ultimo episodio in ordine di tempo è quello che riguarda Radio Studio 54. Neanche durante gli anni di piombo, si è arrivati alla chiusura delle emittenti radiofoniche che fiancheggiavano le Br. Ne ho parlato con l’onorevole Migliori: o si ristabilisce la possibilità di vivere a un’emittente che ha dipendenti, è un’attività imprenditoriale a tutti gli effetti, oppure troveremo modi per farla riaprire. A Firenze avviene quello che avviene in Iran e negli altri paesi totalitari: si cancella quello che non è asservito al regime». Gheri Guido non vuole passare da razzista. «La nostra è una testata giornalistica – ha detto – con direttore Maurizio Pericoli. Abbiamo sempre dato spazio a tutti; faccio un esempio: quando sono arrivati i carabinieri a sigillare la radio, aveva appena finito di parlare un ragazzo senegalese. Dopo la strage di piazza Dalmazia, sempre un senegalese è intervenuto in radio a parlare proprio della follia del razzismo. Questo però non è stato detto».

 

LA STRATEGIA difensiva: è stato presentato ricorso al tribunale del riesame per chiedere il dissequestro delle apparecchiature di trasmissione di Radio Studio 54. Si cerca di far passare il messaggio che la radio non è solo Gheri Guido e la chiusura porterà sicuramente dei danni oltre che problemi occupazionali per chi ci lavora. «E’ singolare — ha detto ancora il senatore Totaro — che la procura della Repubblica si sia basata sulle registrazioni portate dalla persona che ha fatto l’esposto per diffamazione, invece di richiedere quelle presenti in radio che sono a disposizione per legge. E sulle ipotizzate frasi razziste queste sono state estrapolate dai concetti. Guido usa le parole del popolo, come a Radio Padania per fare un esempio. Non mi risulta sia stata chiusa».
 

 

Vedremo cosa deciderà il giudice del riesame, se Radio Studio 54 potrà riaccendere le trasmittenti oppure resterà ancora chiusa. Alla base dei motivi del sequestro, concesso dal Gip, Antonio Pezzuti in base alla richiesta del pm, Christine Von Borries, la necessità di comprimere la libertà di espressione per evitare che, a radio accesa, i reati ipotizzati (diffamazione aggravata e diffusione di idee che istigano all’odio razziale) potessero protrarsi, o che se ne potessero commettere di nuovi.

di FABRIZIO MORVIDUCCI