Firenze, 26 apriel - Radio Studio 54 interrompe le trasmissioni. L'emittente radiofonica di Scandicci è stata infatti sequestrata dai carabinieri nell'ambito di un'inchiesta della procura di Firenze nella quale sono ipotizzati i reati di diffamazione e propaganda di idee fondate sull'odio razziale.

GHERI GUIDO INDAGATO -  Due gli indagati, il patron della radio Guido Gheri, che è anche consigliere comunale a Scandicci per una lista civica di destra, e un suo collaboratore, Salvatore Buono. L'indagine è nata dalla denuncia di un ex collaboratore della radio che conduceva una rubrica sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Dopo aver lasciato l'emittente sarebbe stato oggetto di offese e derisioni, almeno in venti occasioni fra il 2010 e l'inizio del 2012. Fra l'altro gli sarebbe stato dato del ''mentecatto". Stando a quanto si apprende, i toni dispregiativi e irridenti contro gli extracomunitari si sarebbero alternati anche ad inviti ''a tornare a casa''. Oggi i carabinieri hanno quindi proceduto al sequestro preventivo dell'emittente.

"ACCUSE FALSE" - ''Sono accuse false, completamente infondate'', risponde il patron. ''Io faccio parlare tutti, faccio parlare il popolo - ha detto Gheri -. Siamo di fronte al primo caso in Italia di radio chiusa perché ospita una trasmissione, la mia, che va contro il sistema, non importa se di destra o di sinistra''. Una misura ''eccessiva'' che ricade anche sui ''cinque lavoratori dell'emittente, che adesso si trovano per strada''. E' il commento dell'avvocato Paolo Florio, difensore di Guido Gheri. Florio ha annunciato ricorso, spiegando che ''da un anno, l'uomo che ha presentato la querela pubblica su Facebook e su YouTube frasi
e video non lusinghieri su Gheri, che ha solo reagito ad offese continuate e pesanti. In ogni caso, al limite si doveva sospendere la trasmissione di Gheri e non chiudere la radio''.

"UNA SCARICA DI BOTTE AGLI STRANIERI" - Riguardo l'odio razziale, secondo l'accusa Gheri avrebbe parlato, tra l'altro, di ''zingari che campano rubando'', di stranieri che ''vengono a romperci i ...'' e a cui si dovrebbe far dare ''una scarica di botte''. ''Sono frasi grossolane - ha spiegato l'avvocato - ma, ammesso che le abbia pronunciate, che non sono state dette con l'intenzione di istigare l'odio razziale né con spirito razzista. Questa accusa è un po' forzata, chi conosce Gheri lo sa. Lui stesso ha condotto anche molte trasmissioni a sfondo sociale, chiamando gli extracomunitari a raccontare le loro esperienze''.
 

IMPUTATO PER DIFFAMAZIONE CONTRO RENZI - A fine maggio, Gheri sarà a processo a Firenze anche per un'altra vicenda: avrebbe diffamato, sempre attraverso la radio, il sindaco di Firenze Matteo Renzi.