Firenze, 4 novembre 2011 - Attentato all'arcivescovo di Firenze, monsignor Giuseppe Betori: è rimasto ferito il segretario. 

ll segretario dell'arcivescovo di Firenze e' stato colpito da un proiettile esploso nei pressi della sede della Curia, in piazza San Giovanni. Il proiettile avrebbe raggiunto l'uomo solo di striscio.

L'uomo che stasera a ferito don Paolo Brogi, il segretario dell'arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, sarebbe stato pronto a fare fuoco anche contro quest' ultimo. Lo sconosciuto, dopo il colpo sparato a don Paolo, avrebbe nuovamente 'scarrellato' l'arma. Non e' chiaro se si sia inceppata o se lui stesso abbia deciso di non sparare. 
 

E' una pistola calibro 7,65 l'arma con cui e' stato ferito stasera il segretario dell'arcivescovo di Firenze. Lo ha stabilito l'accertamento balistico della polizia scientifica. Sul selciato e' stato recuperato il bossolo dell'unico colpo sparato dall'aggressore prima di fuggire

Un uomo le cui caratteristiche corrispondono alla descrizione di quello che ha sparato al segretario del vescovo di Firenze Giuseppe Betori e' stato bloccato dalla polizia in piazza Santo Spirito.
L'uomo aveva con se' una pistola. Si tratterebbe di un clochard e non sarebbe tra i 5 gia' fermati che sono in questura. Si è poi saputo che il  clochard bloccato in piazza S. Spirito aveva in tasca una scacciacani. E' quanto si apprende da fonti investigative. L'uomo e' stato tuttavia portato in questura per essere identificato. Negli uffici di Via  Zara sono cosi' attualmente in sei le persone bloccate subito dopo l'agguato al vescovo di Firenze per accertamenti.

 

L'arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori ha detto di non aver mai ricevuto minacce prima di quanto avvenuto questa sera.

 

 

LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI

E' successo alle 19.30.

L'uomo che ha sparato ha minacciato monsignor Giuseppe Betori ma non ha fatto fuoco contro di lui. Secondo una prima ricostruzione l'uomo e' entrato nel palazzo dall'ingresso posteriore (in piazza dell'Olio), mentre anche l'auto di Betori, che aveva a fianco il segretario stava entrando dalla porta carraia.
 

Quando Don Paolo Brogi  e' sceso dall'auto l'uomo ha chiesto di parlare con il vescovo, ma il segretario ha risposto che non era il momento. L'uomo ha sparato, sembra un solo colpo, ferendo Don Paolo, mentre Betori si trovava ancora a bordo dell'auto.

Betori e' sceso dall'auto per soccorre Don Paolo, mentre altre persone stavano arrivando dall'interno del palazzo.

L'uomo ha farfugliato qualcosa.  Il segretario forse ha cercato di difendere il vescovo: è stato colpito da un proiettile all'addome, non sarebbe grave. L'uomo è scappato, lo stanno cercando. Il segretario è stato portato a Santa Maria Nuova:  è in prognosi riservata, ma è vigile e cosciente. E'  stato sottoposto a una tac. Secondo fonti sanitarie, la tac avrebbe escluso lesioni a organi vitali. Tuttavia,i chirurghi sono intervenuti per valutare direttamente l'importanza delle lesioni.

 Il proiettile e' passato vicino al fegato, al rene e ''vicinissimo alla aorta: se l'avesse colpita sarebbe morto immediatamente''. Lo hanno detto i sanitari dell'ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova descrivendo le condizioni di Don Paolo Brogi. Il sacerdote e' arrivato in ospedale sveglio e lucido e ''emodinamicamente stabile''. I sanitari hanno spiegato che la pallottola e' entrata dall'emitorace anteriore destro senza toccare alcun organo vitale e nessuna struttura vascolare primaria. Don Paolo Brogi è  ora sottoposto a un intervento chirurgico esplorativo e per rimuovere un proiettile: l'operazione dovrebbe durare un paio di ore.

 

Scientifica, carabineiri e vigili urbani sono subito intervenuti.  E' arrivata anche un'ambulanza a sirene spiegate.   

Secondo una prima descrizione l'attentatore sarebbe un uomo anziano, sui 70 anni, italiano, forse anche ubriaco. E' probabile che si tratti di un clochard. 

 

CINQUE UOMINI IN QUESTURA

Sono cinque gli uomini quelli attualmente in questura identificati dalla polizia. Sono stati presi nei paraggi della Curia, poco tempo dopo l'aggressione al vescovo di Firenze e al suo segretario.

Secondo quanto si apprende le persone attualmente in questura non sono fermati ma sono negli uffici di Via Zara solo per essere sottoposti ad accertamenti. Sempre secondo quanto si apprende sarebbe ancora in corso la ricerca dell'uomo che questa sera ha sparato all'addome del segretario particolare del cardinale Giuseppe Betori.

I cinque uomini attualmente in questura per accertamenti e che corrisponderebbero all'aggressore che ha ferito il segretario del vescovo di Firenze stanno per essere sottoposti, dalla Polizia Scientifica, alla prova Stub.
E' quanto si apprende da fonti investigative. La prova Stub servirebbe ad accertare se uno di loro abbia sparato nelle ultime ore.

 

Il vescovo ora  è insieme al questore.  Sul posto è arrivato il sindaco Matteo Renzi. 

Secondo una prima descrizione l'attentatore sarebbe  un uomo anziano, sui 70 anni, italiano, forse anche ubriaco. Potrebbe trattarsi di un clochard.

 

LE PAROLE DI BETORI

"L'unica mia preoccupazione è per don Paolo''. Lo ha detto l'arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori riferendosi al suo segretario ferito stasera da un colpo di pistola. ''Mi rasserenano - ha aggiunto - le notizie che arrivano dall'ospedale perche' sono confortanti. Prego per lui e con me lo fanno tanti altri''.

 

IL PORTAVOCE DEL VESCOVO

''L'impressione dell'arcivescovo Giuseppe Betori e' che fosse uno squilibrato''. Cosi' il portavoce del vescovo, Enrico Viviano, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano quale ipotesi abbia la curia riguardo la matrice dell'aggressione di questa sera a Betori e al suo segretario, Don Paolo Brogi, rimasto ferito.

 

DON PAOLO BROGI, LA BIOGRAFIA 

Don Paolo Brogi  è  originario di Castel Fiorentino. E' nato il 22 gennaio 1969, la data dell'ordianzione è il 10 giugno 2001. Prima di  diventare segretario particolare dell'arcivescovo di Firenze e' stato cappellano all'Impruneta e poi parroco a Montelupo. Ha operato anche nelle parrocchie di Samminiatello e Sammontana. E' stato poi chiamato a Firenze per ricoprire la funzione di segretario dall'arcivescovo. Dal 2008 infatti segue monsignor Betori.

 

MONSIGNOR GIUSEPPE BETORI, LA BIOGRAFIA 

Giuseppe Betori, nato a Foligno nel 1947, è stato ordinato sacerdote il 26 settembre 1970. Ha compiuto la formazione sacerdotale prima presso il Pontificio Seminario Regionale Umbro e successivamente presso il Pontificio Istituto Biblico E' stato docente di sacra scrittura nell'Istituto Teologico di Assisi.

 

Durante il suo ministero sacerdotale ha ricoperto vari altri incarichi tra i quali spicca il ruolo di direttore dell'Ufficio Catechistico Nazionale, sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana e organizzatore della Giornata Mondiale della Gioventù di Roma in occasione del grande Giubileo del 2000.
 

Betori ha speso gran parte del suo mandato sacerdotale come assistente dell'Istituto San Carlo di Foligno aiutando i giovani della diocesi a diventare adulti nella fede e cittadini responsabili.
 

È stato nominato da papa Giovanni Paolo II all'incarico di segretario generale della CEI il 5 aprile 2001. Fu consacrato vescovo il 6 maggio 2001 nella cattedrale di San Feliciano a Foligno dal cardinale vicario Camillo Ruini, allora presidente della CEI, co-consacranti il vescovo (oggi cardinale) Ennio Antonelli, l'arcivescovo Antonio Buoncristiani, i vescovi della diocesi folignate Giovanni Benedetti ed Arduino Bertoldo e concelebranti altri vescovi dell'Umbria.


Ha rivestito gli incarichi di presidente della Commissione Presbiterale Italiana, presidente del Centro Universitario Cattolico e presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione di Religione Santi Francesco d'Assisi e Caterina da Siena.
 

Ha fatto il suo ingresso nell'arcidiocesi fiorentina domenica 26 ottobre 2008, dopo aver ricevuto il pastorale dal cardinale Ennio Antonelli suo predecessore. Il 29 giugno 2009, giorno della solennità dei santi Pietro e Paolo (come di regola), il Papa Benedetto XVI gli ha concesso il pallio, segno distintivo degli arcivescovi metropoliti. È presidente della Conferenza episcopale toscana dal 10 febbraio 2009.

 

L'INTERVENTO DEL PREFETTO PADOIN

"Il vescovo, monsignor Giuseppe Betori, e' tranquillo, noi abbiamo accentuato la sua protezione". Cosi' il prefetto di Firenze, Paolo Padoin, lasciando la sede della Curia arcivescovile nella quale questa sera un uomo ha sparato al segretario dell'arcivescovo di Firenze e ha minacciato lo stesso Betori.

 

LE PAROLE DEL QUESTORE ZONNO

"E' stato recuperato un bossolo ed e' stato sparato un colpo solo, indagini sono in corso per stabilire anche il tipo di arma". Cosi' uscendo dalla sede arcivescovile di Firenze, il questore Francesco Zonno.

"Stiamo esaminando - aggiunge - quello che e' avvenuto per avere i dati utili ad individuare la persona. Dell'episodio e' stato informato il procuratore Quattrocchi".