Firenze, 27 maggio 2011 - AFFITTI pazzi in città, interviene la Corte dei Conti. La Procura regionale, dopo la denuncia de La Nazione relativi ad alcuni canoni ridicoli applicati dal Comune su immobili e fondi commerciali di prestigio praticamente “regalati” per anni in cambio di un tozzo di pane, è pronta ora ad aprire un fascicolo.
 

 

A CONFERMARLO è lo stesso vice procuratore Acheropita Mondera Oranges: «Verificheremo, tramite documentazione da acquisire, se la notizia giornalistica integra quanto previsto dal decreto legge 78 del 2009. E cioè che le notizie di presunto danno erariale siano ‘specifiche e concrete’». Nel 2010 il numero di fascicoli aperti in relazione alla pendenza o alla definizione di procedimenti penali per reati commessi da amministratori, dipendenti e funzionari pubblici, è stato elevato: 60. Oltre alle segnalazioni pervenute alla procura da gruppi di minoranza, associazioni o privati, 14 fascicoli sono stati aperti in base a dettagliati articoli di stampa. E quanto a specificità e completezza della notizia, della nostra inchiesta, La Nazione è stata in grado di pubblicare l’elenco completo degli immobili di proprietà del Comune, metri quadri e vani compresi, in moltissimi casi affittati casi a canoni super-esigui; i relativi locatari; la data di fine rapporto del contratto. La vicenda degli affitti di Palazzo Vecchio ha ancora molti lati oscuri e indecifrabili. Dal bar di quasi 200 metri quadri al piazzale Michelangelo affittato a meno di tremila euro al mese (sul mercato varrebbe il quadruplo), al negozio a ridosso del Duomo dato via per meno di mille euro al mese. Una lista piena di misteri, con molti contratti che, a dispetto di quanto affermato ieri dal sindaco Matteo Renzi (che subito si è attivato chiedondo all’assessore alla casa Fantoni un dossier dettagliato sugli immobili), sono stati stipulati negli ultimi due anni quando il nuovo governo cittadino si era già insediato. Altri esempi “scottanti”? Eccoli. Il 18 novembre 2010 la cooperativa sociale Flo ha stipulato un accordo con il Comune: fino al 2016 avrà a disposizione 86 metri quadri di fondo commerciale sul lungarno Corsini (che detto con il massimo rispetto non è alle Piagge) pagando appena 208 euro al mese. Ci viene il sospetto che uno spazio simile possa valere anche quindici volte di più. E perchè invece la Fondazione Tommasino Bacciotti, intitolata al bimbo tragicamente scomparsa qualche anno fa e dedita a nobili attività, deve pagare oltre diecimila euro l’anno per 56 metri in Lungarno Ferrucci? Non si sa.
 

 

COME NON SI SA perchè, in via Rocca Tedalda, l’associazione italiana sclerosi multipla paghi quasi ventimila euro per poco più di cento metri mentre associazioni non pagano niente. Si sa invece che l’associazione “I puri” in piazza Torquato Tasso potrà svolgere la sua attività nei 60 metri concessi gratuitamente fino a settembre (la stipula del contratto ottobre 2009). Sempre in piazza Tasso c’è un contratto, sottoscritto in questo caso 11 anni fa, che garantisce al Seminario Arcivescovile Maggiore Fiorentino l’utilizzo a costo zero di qualcosa come 1700 metri fino per altri 39 anni. Chiudiamo con via Torre degli Agli: L’associazione di volontariato territoriale Auser paga oltre quattromila euro l’anno per 37 miseri metri quadri. Poco distante c’è un piccolo fondo affittato l’anno scorso alla Cassa di Risparmio di Firenze. Che fino al 2070 lo avrà a disposizione. Indovinate che cifra c’è nella casella del canone? Un bello zero.