CARO DIRETTORE,
ormai non passa giorno che non si trovino citati i più frequentati social network, da youtube a facebook, da wikileaks a twitter in piccoli e grandi episodi di cronaca. Si vive questa invasione di internet nella nostra vita come una grande occasione di libertà e democrazia. Ma anche come una terribile minaccia alla nostra privacy. Come se ne esce?
 

Silvana L., Arezzo 

 

Risponde il direttore de La Nazione Giuseppe Mascambruno

 

 
CARISSIMA Silvana,
per ora se ne esce male. Perché il dibattito sui confini normativi da dare a un mezzo planetario di comunicazione che si celebra proprio per la sua sostanziale assenza di regole, non è ancora decollato. Come, invece, la questione meriterebbe. Al momento si naviga più o meno a vista. Le autorità intervengono quando si viola palesemente la legge attraverso comportamenti che assumono rilevanza penale. Ma si procede perlopiù su denuncia della parte che si ritiene offesa, perché è impossibile tenere sotto controllo il mare magnum del web. Altra questione molto seria è anche il libero saccheggio di contenuti che viene perpetrato a danno di chi, invece, rispetta i costosi vincoli del diritto d’autore. Insomma ce n’è abbastanza per apprezzare, in questo caso, l’iperattivismo del presidente francese Sarkozy che, tra una guerra e l’altra, ha convocato per il 24 e 25 maggio a Parigi un G8 speciale da dedicare a questi temi. Tutti i «grandi nomi» di internet hanno aderito. Speriamo che non sia solo uno spot pre e pro elezioni.