Firenze, 6 febbraio 2011 - SE DISERTANO sempre di più le chiese e le cerimonie religiose ragazzi e ragazze passano però gran parte del loro tempo libero incollati al computer e, in particolare, ai social network come Facebook. Non è allora un caso che sempre più sacerdoti abbiano, negli ultimi tempi, cercato di stabilire almeno un ponte con le giovani generazioni con un ricorso ampio alla tecnologia: anche nell’Arcidiocesi di Firenze sono decine i preti e i diaconi che hanno aperto un proprio profilo personale su Facebook o un profilo della parrocchia e che organizzano, anche in ambito parrocchiale, iniziative dedicate ai social network e alle nuove tecnologie. Un vero e proprio patito della rete è, ad esempio, Don Fulvio Capitani ma frequentano il mondo di Facebook anche Don Leonardo Guerri che, nelle note biografiche, si definisce “presbitero di Santa Romana Chiesa” a Barberino e, ironicamente, “solo ‘amico’ di Peppone ma non compagno”, Don Alessandro Greco che conta ben 822 amici, Don Giovanni Martini parroco di Santa Maria all’Antella, Don Daniele Bani parroco di San Martino a Sesto Fiorentino (‘taggato’ anche in una foto mentre celebra un matrimonio), il diacono Luca Orsoni della parrocchia di Santa Maria Immacolata a Sesto Fiorentino e Don Danilo Costantino che, dopo avere studiato all’Istituto teologico fiorentino, ora si trova ad Arezzo e si dichiara “felicissimo di essere sacerdote perché nessuna cosa al mondo mi aveva dato una felicità così grande”.
 

 

LA LISTA, però, potrebbe continuare per molto. C’è chi poi con Facebook ha un rapporto un po’conflittuale come Don Severino D’Amico, parroco di Santa Lucia a Settimello, frazione di Calenzano, alcuni mesi fa salito alla ribalta delle cronache proprio per una serie di dichiarazioni estremamente forti contro Pdl e Lega scritte, nero su bianco, su una bacheca del social network. 

 

Don Severino, insieme ad altri sei preti dell’Arcidiocesi di Firenze, partecipa anche all’iniziativa dei “Preti on line” un servizio, attivato nel 1997, cui hanno aderito ben 760 sacerdoti italiani (44 dei quali toscani) che si propone di “dare a chiunque la possibilità di mettersi in contatto con un prete” e di rivolgergli una domanda ma anche “di favorire il contatto e lo scambio tra tutti i preti internettari”. I sacerdoti della diocesi fiorentina cui è possibile rivolgersi, oltre a Don Severino D’Amico e Don Fulvio Capitani, sono Don Alessandro Greco responsabile della pastorale giovanile-vocazionale al Santuario della Santissima Annunziata di Firenze ma anche il salesiano Abraham Kavalakatt direttore del centro della spiritualità dei Salesiani nell’Italia centrale, Don Giovanni Martini, il diacono Luca Orsoni e Don Giacomo Ubbiali della parrocchia di Santa Croce a Quinto a Sesto Fiorentino.

 

I TEMPI di risposta ai quesiti posti ai sacerdoti (per i quali è indicata, attraverso una sorta di semaforo virtuale, anche la disponibilità al momento) variano da 3 a 30 giorni ma la ‘pattuglia’ dei sacerdoti fiorentini on line sembra molto sollecita nel dare un riscontro. Intanto, visto che la componente “over 30”è quella che latita di più nelle chiese, proprio per la pastorale giovanile è nato, esattamente quattro anni fa, “Iabbok” il forum dei giovani di Firenze promosso dal Centro diocesano giovani. La comunità virtuale prende il nome dal torrente citato nel libro della Genesi sulle cui sponde Giacobbe incontra Dio e la speranza è dunque quella di poter avvicinare anche attraverso la rete, in una società sempre più virtuale e secolarizzata, ragazzi e ragazze al divino e alla Chiesa.