Firenze, 4 febbraio 2011 - "Per l’adeguamento del tracciato complessivo della lunghezza di 56 chilometri circa, così come previsto dalle norme vigenti, sono stimabili importi pari a circa 500 milioni di euro, comprensivi dei 20 milioni già a disposizione".

 

E’ la parte finale dell’audizione del presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, davanti ai deputati dell’Ottava commissione ambiente e lavori pubblici. E i destini dell’Autopalio hanno rappresentato la parte cruciale della 'deposizione' di Ciucci ai commissari sull’introduzione dei pedaggi per la rete autostradale Anas. "Le entrate derivanti dalle legge sui pedaggi - ha premesso il presidente dell’Anas - non prevedono alcuna risorsa aggiuntiva per l’Anas, in quanto sono destinate totalmente alla riduzione dei trasferimenti statali".

 

Dopo aver ricordato l’iter della legge e ribadito l’elenco delle 24 tratte autostradali che dal primo maggio potrebbero essere a pagamento, per un totale di 1316 chilometri, Ciucci ha rimandato il verdetto finale all’emanazione "di un decreto ad hoc del presidente del consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle infrastrutture di concerto con il ministro dell’economia, per l’esatta individuazione delle autostrade e dei raccordi da sottoporre al pagamento di un pedaggio, nonché le eventuali categorie di utenti alle quali accordare particolari condizioni".

 

In attesa del decreto, alla commissione della Camera il presidente dell’Anas ha riassunto la storia del raccordo Siena-Firenze, partendo dai 30mila veicoli che lo percorrono ogni giorno, in buona parte camion e mezzi pesanti. Rivendicando poi il fatto che l’Anas ha investito 18 milioni di euro per opere di manutenzione, ricordando che i lavori per il nuovo svincolo di Colle (costo 5 milioni) saranno finiti entro l’estate. E ribadendo che per ammodernare il raccordo e adeguarlo agli standard di legge, con corsie di emergenze e carreggiate più larghe, servirebbero 500 milioni di euro.

 

"Non ci sono deputati favorevoli o contrari al pedaggio - è il commento di Alessio Bonciani, parlamentare fiorentino del Pdl, membro dell’ottava commissione - ed è chiaro che se fosse possibile evitarlo sull’Autopalio, saremmo tutti d’accordo. Ma quella non è una strada che ha bisogno di manutenzione, è un’arteria di collegamento che deve essere riprogettata e rifatta completamente. Come hanno sancito anche il ministro Matteoli e il governatore Rossi nel loro incontro".

 

Così, mentre il Pd si mobilita e a Siena raccoglie anche le firme contro il pedaggio, mentre crescono le adesioni alla manifestazione del 12 febbraio, i parlamentari della maggioranza definiscono i contorni delle azioni possibili. "Aggiugendo gli oneri finanziari - continua l’onorevole Bonciani - servirebbero 700 milioni per adeguare l’Autopalio. Se quest’intervento dovrà esser fatto, si farà solo con i pedaggi. La prima battaglia sarà quella di cercare di vincolare i proventi della Siena-Firenze all’ammodernamento. Ma le normative non lo prevedono. Altro tentativo possibile, quello di attenuare i pedaggi. Il ministro Matteoli ha già dichiarato la sua disponibilità a prevedere esenzioni particolari per l’Autopalio. L’Anas - continua Bonciani, riferendosi all’audizione di Ciucci - ha annunciato uno studio sui flussi di traffico, partendo dai 30mila veicoli che ogni giorno passano per la Siena-Firenze. Se lo studio riuscisse a dimostrare che la maggior parte di quel traffico è dato da camion e auto in transito, si potrebbe prevedere un pedaggio più leggero per residenti e pendolari. Perché Anas avrebbe ugualmente un gettito garantito. Ma penso sia impossibile oggi cancellare il pedaggio".