Firenze, 9 dicembre 2010 - "Il caso dell'alunna marocchina di Reggello indica una situazione discriminante per i figli degli immigrati". Souad Sbai, deputata del Pdl, commenta così la vicenda della studentessa costretta dal padre a non prendere parte all'ora di musica in classe.  ''I dirigenti della scuola dovevano chiamare subito l'assistente sociale e non tollerare una situazione del genere: se fosse accaduto a un bimbo italiano non si sarebbero comportati così. Siccome si tratta di stranieri hanno cercato di tollerare l'episodio. La musica - sottolinea la parlamentare - è parte integrante della cultura marocchina. Si tratta ancora una volta di un intollerabile atto figlio di un'ignoranza che genera mostri e che scaturisce da una visione estremistica tesa a negare alle donne anche l'aria che respirano''.

 


Souad Sbai annuncia che nella conferenza stampa (che si terrà il prossimo 15 dicembre presso la Camera) sarà spiegata la vicenda nei dettagli e verranno proposte ''misure idonee a contrastare questo lassismo razzista''. ''Avanzeremo richieste ben precise al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e a quello della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini. Sara' presente anche il medico toscano Costantino Ciari, che per primo ha denunciato alla stampa locale la situazione che si era venuta a creare in quella scuola, e due legali''. Secondo l'esponente del Pdl ''le donne, i minori, i deboli, tutti coloro che vivono nel nostro Paese devono essere protetti da questa barbarie medievale. Altrimenti l'integrazione non avverrà mai''.