Firenze, 27 ottobre 2010 -  ECCOLE, finalmente, le spiegazioni del sindaco sulla vicenda degli autovelox e sulla loro gestione trasparente. Renzi ha preso di petto la questione durante la presentazione del piano sosta e ci ha tenuto a rispondere puntualmente a tutte e cinque le domande poste domenica scorsa da La Nazione (riportate nel grafico a destra). Con una conseguenza immediata: confermare che la poltrona del comandante dei vigili urbani Massimo Ancillotti (che ieri ha preferito girare, in borghese, alla larga dalla Sala di Lorenzo) è più che mai traballante.

 

LE DOMANDE DE 'LA NAZIONE'

 

1) Tutti gli autovelox posti in città sono visibili con cartelli adeguati come dispone la legge?
2) Perché non ci preoccupa se un autovelox fa 44mila multe in tre mesi?
3) Il sindaco aveva parlato di evitare multifici e di innalzare la tarautra degli autovelox a 70 km/h se la strada è sicura. A che punto è l’attuazione di tale richiesta?
4) Il sindaco ha incontrato il comandante dei vigili sul tema: cosa si sono detti?
5) L’autovelox sparamulte di viale Etruria ora è spento. Quando tornerà che taratura avrà?

 

LE RISPOSTE DEL DEL SINDACO



1) «Tutti gli autovelox sono in posizione regolare e correttamente segnalati».
2) «Ci preoccuperebbe parecchio se un autovelox facesse 44mila multe in tre mesi, ma quel dato è falso. E questo è ‘il’ problema reale. Mi preoccupa molto di più che sia stato fornito quel dato su una indicazione erronea. Le multe non sono 44mila, ma risultano essere meno di 28mila. Il fatto che sia stato fatto un così strabiliante errore mi porta a qualche riflessione sul mal funzionamento degli uffici»
3) Non è corretto dire che volevo alzare la taratura degli autovelox. Avevo detto di alzare di 10 chilometri, ove è possibile, il limite di velocità. A Varlungo era a 50 km orari e adesso sono 60. E dico questo con tutta la simpatia possibile per l’ex assessore Albini, ma deve essere chiaro che gi autovelox non si tarano in base all’assessore di turno, ma rispettando la legge e in particolare il codice della strada Avevo parlato di alzare di 10 chilometri l’ora in alcune zone che possono già essere considerate fuori città, lo avevamo già fatto all’Indiano, lo vorremmo fare a Varlungo. E’ nelle nostre intenzioni farlo anche in viale Etruria, ma ci sono stati, anche se per ragioni diverse dalla velocità, tre morti. E’ una zona molto incidentata. Stiamo discutendo il dà farsi. Il dirigente che deve assumersene la responsabilità è l’ingegner Vincenzo Tartaglia che sta valutando con gli uffici la compatibilità di un simile provvedimento. Per quanto riguarda gli altri autovelox, come quelli sui viali, per esempio, siamo nel centro della città. Si parla di come considerarli, come classificarli eccetera, ma non è che io posso portare il limite a 90 km orari sui viali perchè tanto ci sono tre corsie. Le discussioni su questi temi, per cortesia, facciamole con più correttezza, lo dico anche ai nostri tecnici e ai nostri politici». Con una evidente stoccata anche ad Eugenio Giani, presidente del consiglio comunale che aveva rivendicato la classificazione delle strade in base al Put (piano urbano del traffico).
4) «Come è possibile che tu mi abbia detto che ci sono 44mila verbali e invece sono meno di 28mila? Questo ho chiesto al comandante dei vigili. Ora aspetto la risposta. E il primo a non essere allegro sono io».
5) «In viale Etruria l’autovelox avrà la taratura prevista dalla legge. Perchè, lo ripeto, altrimenti si commette un reato.